14th

Novembre

Successo made in Sicily

Divertimento, simpatia e tanta buona musica. Roy Paci e gli Aretuska omaggiano questi doni ai loro amici, sabato 12 novembre al Rolling Stone di Milano. Qualche minuto per preparare gli strumenti ed ecco che a poco a poco prendono posto batteria, rigorosamente marchiata Trinacria, tastiera, basso e chitarra, il trio della sezione fiati e poi il “Padrino” insieme alla sua fedelissima tromba, vestito rigorosamente in completo nero e cravatta bianca.

La band racconta la sua trilogia e l'evoluzione musicale, passando dallo ska giamaicano all'afro-beat di Fela Kuti. Il pubblico tiene molto a far riconoscere le proprie origini sicule, qualcuno sventola una sciarpetta  rosa-nero tanto da far strappare un “Forza Palermo!” a Roy. Il gruppo ha un'ottima intesa musicale, Roy riesce ad alternare e gestire al meglio i momenti di trombettista a quelli di cantante.

Pezzi come Yettaboom, Cantu Siciliano, dedicata soprattutto ai non siciliani, Ciuri Ciuri, con tanto di omaggio floreale alle principesse presenti e Babbaluci, mandano in delirio la folla. Quasi sempre Roy canta in siciliano e prima d'intonare Malarazza, cover di Modugno, spiega l'importanza e la profonda valenza semantica della sua lingua naturale.
“Avanti picciotti! Avanti popolo!” urla sorridente il “Padrino”, instaurando un'intesa perfetta con il pubblico.

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