31st

Maggio

Santana

Nel mondo religioso della musica, dove si elevano a divinità mostri del calibro di John Lennon, Jimi Hendrix e altri (citati testualmente dal musicista durante il concerto) Carlos Santana concorre appieno ad una poltrona nell’Olimpo dei grandi.

Un progetto lungo 40 anni – Un artista in grado di raccogliere intorno a sè tre generazioni dal 1969, anno del suo primo album, ad oggi. Il concerto, in un DatchForum colmo, non è l’apoteosi unicamente del chitarrista Carlos Santana, ma del suo intero progetto costruito intorno ad un’ensemble musicale straoridinaria.

Incredibile band – Prendono parte attivamente al concerto un gruppo di 11 musicisti, tre fiati (tromba, sax e trombone), tre percussionisti (batteria, e due tamburi), un chitarrista, un bassista (che si muove tra basso elettrico e contrabbasso), un cantante (che si accompagna con le caracas), un tastierista, e Santana.

Energia palpabile – Tutto questo vi deve far immaginare quale sound uscisse dal palco e che carica di energia passasse tra la folla. Un repertorio che batte diversi territori musicali; passa da sonorità molto latine, tipiche del sud america, a canzoni più commerciali, di sfondo Pop; senza disdegnare echi legati alla cultura indios. Una carica incredibile, segnata dalla viva presenza delle percussioni, e graffiata dalle zampate di Santana sulle corde della sua chitarra.

Dennis Chambers – Il concerto non è unico tripudio a Santana, ma ogni singolo componente, per gran parte del concerto comprimario, ha all’interno dello spettacolo la possibilità di eseguire un assolo. Sono tutte performance di grande caratura. Le veloci bacchettate di Dennis Chambers hanno un riscontro immediato sul pubblico e su chi scrive. Incredibile la serie di 4 ritmi diversi che il batterista propone nel suo assolo e tanto più impossibile capire come sia fisicamente possibile scomporre così naturalmente i movimenti dei 4 diversi arti.

Carlos Santana- Non è forse obiettivo della musica farsi veicolo di un messaggio più alto? Nel corso della sua carriera il genio di Santana ha recepito e fatto suo questo aspetto. Ecco che dallo schermo sul fondo del palco si leva una colomba bianca e le parole di Carlos parlano di libertà e amore. Ma più di lui parla la sua musica, con il suo linguaggio universale che va oltre lo spagnolo, l’inglese o l’italiano, che figlia di un amore nato con una chitarra regala pezzi immortali della levatura di “Samba Pa Ti”.

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