5th

Maggio

Soffocare

Dopo Fight Club, l’immaginario di Chuck Palahniuk torna sul grande schermo. Presentato nel 2008 al Sundance e a Locarno, Soffocare pare stia riscuotendo successo tra pubblico -fan di Palahniuk e critica, nonostante lo scetticismo sulla regia di Clark Gregg (anche nel cast), al suo esordio dietro la macchina da presa, curatore anche dell’adattamento della sceneggiatura.

Soffocare narra la storia di Victor (Sam Rockwell), studente fuori corso che lavora come comparsa in un parco a tema dedicato all’America coloniale, che ha escogitato un trucco infallibile per pagare le cure della madre Ida, affetta da una rara forma di demenza. Ogni volta che si reca in un ristorante, il giovane finge di soffocare: chi lo salva, si sente a tal punto responsabile che finisce col creare un rapporto di reciproca dipendenza da Victor, fato di attenzioni, telefonate e regali. Bravi gli attori (oltre ad un azzeccato Rockwell nel ruolo di Victor, anche Anjelica Huston nei panni di Ida) che interpretano i personaggi malsani e borderline di tutte le storie dell’autore Palahniuk e non mancano in Soffocare.

Lo stile di Palahniuk è fedelmente mantenuto nella sceneggiatura: voce narrante pervasiva, interpellazione del lettore/spettatore e volgarità imperante. Il regista ha dichiarato di essersi ispirato a quattro pellicole: Harold e Maude, Oltre il giardino, Secretary e Se mi lasci ti cancello. La colonna sonora è composta da diversi brani dei Radiohead, tra cui Reckoner, scritta appositamente dalla band e usata per i titoli di coda. 

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