Dal 19 al 25 novembre, il Belpaese è protagonista con la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, che porta i sapori dello Stivale nel mondo
Oltre 1.000 attività previste in quasi 300 sedi. I numeri della terza edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, raccontano di un successo preannunciato. In programma dal 19 al 25 novembre 2018, mira a promuovere all’estero l’agroalimentare e la cucina italiana di qualità. Sono i segni distintivi del “Marchio Italia” nel solco delle grandi tematiche che, a partire da EXPO 2015 Milano, contraddistinguono l’agroalimentare italiano: qualità, sostenibilità, cultura, sicurezza alimentare, diritto al cibo, educazione, identità, territorio, biodiversità. A ciò si aggiunge la valorizzazione dei territori, degli itinerari dell’arte culinaria italiana, nonché della dieta mediterranea, uno degli elementi che rende l’Italia il Paese più ‘sano’ al mondo.
Seminari e conferenze, incontri con gli chef, degustazioni e cene, eventi di promozione commerciale, corsi di cucina, sono solo alcune delle attività previste. La cucina è raccontata anche attraverso iniziative di taglio culturale. A cominciare da proiezioni di film e documentari legati al cibo, convegni, concerti, corsi di lingua, mostre fotografiche. Punto di riferimento degli oltre mille eventi in calendario sono le quasi 300 sedi diplomatico-consolari e degli Istituti italiani di cultura.
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Dalla Dieta Mediterranea agli itinerari golosi, gli assi portanti
Tanti gli assi portanti della divulgazione della nostra cultura culinaria all’estero. A partire dalla promozione della Dieta Mediterranea e dei suoi ingredienti. Ma anche la valorizzazione degli itinerari enogastronomici e turistici regionali, anche in connessione con il 2018 Anno del Cibo. La promozione con l’iniziativa “Pasta Pesto Day”, che a seguito della tragedia del Ponte Morandi promuove la più tipica ricetta nei ristoranti di tutto il mondo. E ancora, le attività di formazione per sviluppare collaborazioni di lungo periodo tra cuochi italiani e locali. Senza dimenticare la tutela e la valorizzazione dei prodotti a denominazione protetta e controllata.
Dietro il progetto, il Sistema Paese
Il progetto è stato ideato e coordinato dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. A svilupparlo un Gruppo di lavoro che coinvolge il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Non solo. All’appello hanno risposto anche i principali Enti, Associazioni ed Istituzioni che rappresentano la cucina italiana e l’Italia nel mondo. In prima linea, quindi, anche le Regioni, Agenzia ICE, ENIT, università, sistema camerale, associazioni di categoria, scuole di cucina, reti dei ristoranti italiani certificati e operatori del settore enogastronomico e del design.
Il progetto s’integra con le azioni previste dal Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy, promosso dal Governo al fine di potenziare la distribuzione e la presenza commerciale dei prodotti del vero agroalimentare italiano, nonché con gli obiettivi del Piano Strategico del Turismo 2017-2022, volto a dare rilievo ai territori meno conosciuti all’estero.