Un volto nero senza lineamenti e incorniciato, a terra, vicino a dei fiori e dei lumini. Una candela accesa incendia la bandiera americana. Così la nuova opera di Banksy omaggia George Floyd. “Il razzismo è un problema dei bianchi“
Comunica al mondo intero grazie al potere dei Social Network, Banksy, lo ha fatto parecchie volte durante il lockdown. L’artista dall’identità misteriosa ha postato su Instagram il suo stato d’animo durante la quarantena, con l’invasione di topi nel suo bagno. L’omaggio a medici e infermieri, raffigurati nei panni di supereroi. Ora il riferimento di Banksy è George Floyd, il 46enne afroamericano ucciso da un poliziotto bianco a Minneapolis, una scena che ha fatto il giro del mondo. L’opera di Banksy tributo a George Floyd è una rappresentazione davvero cupa. Un volto nero senza identità e senza lineamenti è incorniciato e posato a terra. Al fianco della cornice dei fiori e dei lumini, mentre la bandiera degli Stati Uniti, appesa sopra la cornice, sta prendendo fuoco a causa di una candela accesa e anch’essa a terra.
Scrive l’artista. “All’inizio aveva pensato che avrei dovuto restare in silenzio e ascoltare le persone nere su questo argomento. Ma perché dovrei farlo? Il problema non è loro, è mio. Le persone di colore sono tradite dal sistema. Il sistema bianco.
Come un tubo rotto che inonda l’appartamento delle persone che vivono al piano di sotto. Questo sistema difettoso sta rendendo la loro vita una sofferenza, ma non è compito loro risolverlo. Non possono. Nessuno li lascerà (agire) nell’appartamento al piano di sopra. Questo è un problema bianco e se i bianchi non lo risolvono, qualcuno dovrà venire di sopra e aprire la porta“.
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