15th

Maggio

Élite e ricerca

Personaggi in Bentley hanno fatto sfoggio di sè, universitari hanno oziato almeno una volta lungo il viale ciottolato, professionisti incravattati hanno raggiunto l’ultimo calice tronfi di una Milano stellette e quotazioni, eppure Corso Garibaldi va liberato da una scontata quotidianità. La vera élite vive il quartiere in realtà opposte. 

INIZIARE DA ALICE – La colazione dei campioni è qualcosa da ristabilire anche dopo il periodo agonistico liceale. Un salotto con Alice tatuata crea castelli con muffins e brioches, con un buffet di bacon e uova strapazzate all’insegna di una colazione continentale: é il Bloom Coffee & Food, design e salotto che guarda sul mondo cittadino. Ora vi sono due alternative, lo shopping selezionato e ricercato di Tad, fra le silohuette di Stella McCarthy, strutture abito di Proenza Schuler, feticci casalinghi costosi ed esclusivi per una location giocata su più livelli, minimale eppure con un’identità forte, mosca bianca per la selezione e i brand ospitati. Non per tutti. Al lato opposto la libreria Utopia svela una nuova rivoluzione culturale, fra reportages e monografie, classici della critica e edizioni di narrativa straniera dal gusto sibillino, con ospitate di reading.

POMERIDIANO – Il Panino Giusto mette a punto sandwich da sgranocchiare frettolosamente mentre si cammina verso un ulteriore bivio: al cinema Anteo, il pomeriggio assume il profumo di un essai, pellicole culturali e commedie di nuovi maestri da approfondire nella fornita libreria. Oppure ancora shopping nella boutique colorata e preziosa, Farfalle, linee freschissime, must di camicie sartoriali su cinture scultura, t-shirt basiche di Velvet per una femminilità spontanea ma signorile.

CORSO COMO – una location unica nel suo genere, nata dallo sguardo eclettico di Madame Sozzani, l’isitituzione 10 Corso Como detta l’abc delle stagioni: alternando chicche di design mignon ad oggetti del desiderio fra Chloè e Lanvin, uomini in Raf Simons o Miu Miu, fragranze e lingerie fra narcisismo e nobiltà. Sopra la Galleria Carla Sozzani riporta l’elitarismo fra cataloghi d’arte e icone contemporanee che espongono. Calici nel cafè per una sosta che avvolge all’ombra di rampicanti e mosaici. Al L’Incoronata la cena è delicata e dolce, bianco, ferro battuto e candeline piccole per un’atmosfera vis à vis o confidenza, mani che giocano sul tavolino e risate smorzate in candidi tovaglioli color crema. Milano cerca l’unicità e non il clamore.

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