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Novembre

Medicina estetica: le ultime novità per rinfrescare e rimpolpare il viso

Dall’acido ialuronico ai filler: ecco i trattamenti più innovativi per un volto più tonico e giovane senza stravolgere i lineamenti (e con una ripresa delle attività sociali rapidissima).

L’avanzare dell’età è inesorabile e non piace a nessuno. Tra i primi segnali del tempo che passa vi è quello legato al cambiamento dell’ovale del volto. Dimenticato quello tondo e paffutello di quando si è bambini, la silhouette diventa più sfilata e priva di quel tono responsabile della denuncia di un’età adulta. Un processo irreversibile a cui però si può dare uno stop, anche solo parziale, proprio grazie alla medicina estetica. Per provare a dare una risposta alle domande che tutti ci poniamo su come restituire un aspetto più fresco al viso chiediamo lumi alla d.ssa Elisa Puma, medico estetico e nutrizionista, specialista in oncologia medica.

Acido ialuronico per filler e biorivitalizzazione

Per cominciare, si può sottolineare come, grazie all’azione meccanica dell’ago, si possa ottenere un effetto ringiovanente, o comunque finalizzato a contrastare gli inestetismi cutanei dovuti all’avanzare dell’età. Infatti l’iniezione, effettuata con aghi sottilissimi, stimola i fibroblasti, che si trovano nel derma, che ricostruiscono il danno stimolando la produzione di collagene ed elastina.

Esempio di filler rughe terzo inferiore eseguito dalla d.ssa Puma
Esempio di filler rughe terzo inferiore eseguito dalla d.ssa Puma

Quanto all’acido ialuronico, di cui tanto si parla, come spiega la d.ssa Elisa Puma “Quello per i filler è detto “crosslinkato”. Una formulazione adatta al riempimento delle zone trattate che rimane ove è stato iniettato. Questo trattamento è ideale per un’azione riempitiva, ad esempio per lo zigomo, o in caso di formulazioni meno concentrate, per ridurre le rughe”.

Usato come biorivitalizzante, invece, l’acido ialuronico viene lasciato “libero”. In questo caso, per rivitalizzare la cute vengono effettuate una serie di iniezioni con un sottilissimo ago in alcuni punti per distribuire la sostanza. L’effetto riempitivo è variabile, e dipende dal tipo di pelle e dalla qualità e quantità di acido ialuronico utilizzato.

Stimolare l’attività dell’epidermide e idratare i tessuti

Per stimolare l’organismo a produrre le sostanze responsabili della giovinezza esistono poi sostanze bioristrutturanti o biomodellanti.

Tra le migliori risorse disponibili attualmente vi è l’acido ialuronico libero ad alto e basso peso molecolare a elevata concentrazione (90 mg per fiala). Rispetto al filler, questo tipo di trattamento ha una funzione bioristrutturante del tessuto adiposo che ne stimola il ripristino. L’effetto in questo caso non è immediato, ma risulta visibile nel corso del tempo.

Infatti, “l’acido ialuronico ad alto peso molecolare lavora per dare un sostegno al derma, rimodellando i profili del viso, mentre quello a basso peso molecolare svolge un’azione idratante e stimolante” prosegue la d.ssa Elisa Puma.

Per favorire un effetto liftante (e guadagnare qualche anno in meno)

Per un risultato dall’effetto “Wow”, può essere utile il trattamento con idrossiapatite di calcio.
“Per un effetto ottimale, si può combinare questa sostanza con acido ialuronico cross linkato in modo da stimolare la produzione di collagene ed elastina e avere un effetto liftante dell’epidermide, migliorandone anche la compattezza” sottolinea la d.ssa Elisa Puma.

In particolare, è da poco commercializzato HArmonyCa, di Allergan Aesthetics. Si tratta di un nuovo e potente filler ibrido antiage, il primo sul mercato, per un doppio effetto riempitivo e bioristrutturante.
E’ composto da acido ialuronico al 70% e da idrossiapatite di calcio per il 30%, un minerale presente in natura che costituisce la maggior parte della struttura ossea umana, che stimola la produzione continua di collagene donando un aspetto più radioso e fresco alla pelle.

La dott.ssa Elisa Puma
La dott.ssa Elisa Puma

Conclude la d.ssa Puma: “Questo trattamento ha un effetto graduale e raggiunge la massima visibilità dopo tre mesi circa; la durata può arrivare fino a 18 mesi e, poiché ha anche un leggero effetto riempitivo, questa terapia è indicata per persone che presentano anche una certa lassità cutanea. Così come i bioristrutturanti e gli stimolatori di collagene, anche questo beauty treatment viene effettuando iniettando le sostanze con una cannula: non provoca alcun dolore e consente l’immediata ripresa delle attività sociali”.

Per maggiori info e appuntamenti: dottoressaelisapuma.it

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