Il fashion sistem visto da uno dei vertici della moda internazionale
Mario Boselli, 67 anni, presidente della Camera Nazionale della Moda, nonché Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana e Cavaliere del Lavoro. Garanzia di professionalità, esperienza e sensibilità al servizio della moda made in Italy, che contribuisce attivamente a rendere grande in tutto il mondo.
L’intervista a Mario Boselli
Un commento sull’ultima Milan Fashion Week.
“Alla vigilia, molti erano certi che i buyers non sarebbero arrivati per la crisi, ma ci sono stati eccome! A detta di alcuni è mancata creatività e innovazione, ma, nei momenti difficili, gli stylist sono attenti a fare un prodotto che sia fruibile, vendibile e coerente con la congiuntura economica: la Milan Fashion Week ha proposto giustamente una moda matura e rispettosa.”
Quanto la moda ha dato a Milano e quanto la city ha dato al fashion system?
“Dibattito difficile, questo, ma credo che abbia dato più la moda alla città che viceversa: parlano i numeri, l’indotto economico. Mi riferisco ovviamente anche all’arricchimento culturale. Devo riconoscere comunque che ultimamente, con gli ultimi due sindaci, Gabriele Albertini e Letizia Moratti, le cose sono notevolmente migliorate. Albertini aveva istituito un Assessorato alla Moda, la Moratti gestisce lei stessa molte cose in materia: è fondamentale per crescere come settore e come città.”
Cosa’è per Lei la moda?
“La moda è un settore eccellente dell’economia nazionale, che io servo con orgoglio. La moda è concretezza, lavoro e ricchezza. Tutto questo non solo per gli stilisti ma anche per le migliaia di addetti al lavoro. Inoltre, è uno dei pochi ambiti che resiste alle sfide della globalizzazione, integrandosi con altri sistemi, ma mantenendo grande carattere e personalità.”
E Milano?
“Milano è la mia città del cuore, sono nato a Como, ma ho vissuto, studiato e mi sono sposato a Milano, che forse manca un pochino di apertura e allegria, nonostante il carattere aperto degli abitanti. Certi poveri stranieri sparsi per il centro, certe chiusure mentali, certe paure a volte ingiustificate sono un neo per la città stessa.”
Cosa sogna per questa città?
“La città della moda e naturalmente l’expo: c’è tanto da fare ma gli obiettivi saranno a breve palpabili e resi concreti. Mi auguro anche un’apertura nei comportamenti. E una crescita ulteriore nelle strutture.”
Cosa si augura Mario Boselli per i nuovi talenti?
“Che trovino lavoro e che abbiano l’umiltà di accettare all’inizio qualunque occupazione: si fa fatica a fare subito lo stilista, bisogna imparare ad entrare dalla porta di servizio. E bisogna migliorare con le lingue straniere: siamo ancora molto indietro rispetto ad altri Paesi.”
Internet e le nuove tecnologie aiutano la filiera della moda?
“Assolutamente si! Non si potrebbe esistere altrimenti come settore. Certo, a volte, attreverso Internet si copiano le idee ma è un rischio da correre.”