Partiti i lavori per La città della fragilità, futura nuova sede della Fondazione TOG. Un edificio ecosostenibile, a vetrate, di circa 3.500 metri quadrati con spazi aperti anche al territorio
Siamo in via Livigno 1, Municipio 9, ed è qui che che la Fondazione TOGether To Go Onlus (TOG) vedrà sorgere la sua nuova sede. Le ex docce comunali, inutilizzate da diversi anni, diventeranno infatti La Città della Fragilità. Sede, appunto, del nuovo centro di eccellenza e polo di riferimento per la disabilità nella città di Milano.
Nasce La città della fragilità
Un nuovo edificio ecosostenibile, a vetrate, dalla superficie di 3.500 metri quadri. Enormi spazi a disposizione dei piccoli pazienti (oggi sono circa 120), per le loro famiglie e per la formazione del personale. E tante novità. Un ambulatorio con medici specializzati, una piscina per idroterapia, i doposcuola BES e i corsi di formazione. Ancora, uno spazio fab-lab e la caffetteria. Servizi dedicati dunque anche a tutto il quartiere. La città della fragilità prevede anche laboratori per l’acquisizione e il perfezionamento di abilità professionali dei ragazzi e un polo informativo per la specializzazione di operatori clinici ed educativi nel campo della disabilità e della fragilità educativa.
Le dichiarazioni
“Il lavoro di TOG è un investimento sul futuro attraverso un investimento sul presente – commenta la vicesindaco Anna Scavuzzo –. Prosegue: Non possiamo dunque che essere orgogliosi che uno spazio da troppo tempo inutilizzato riprenda ora vita con un progetto come questo. Dedicato a chi ha più bisogno di cure e attenzioni, ma anche aperto a tutto il territorio”
La Fondazione TOG negli spazi dello stabile di via Livigno
TOGether To Go Onlus (TOG) nasce nel 2011 a Milano dove fonda un centro di eccellenza per la riabilitazione di bambini e dei ragazzi affetti da patologie neurologiche complesse. In particolare paralisi cerebrale infantile e sindromi genetiche con ritardo mentale. Lo spazio in questione e dove sorgerà la nuova sede, invece, è stato realizzato nel 1960 per ospitare un comparto di docce pubbliche ed è inutilizzato dal 2010.
Il progetto architettonico prevede la demolizione e ricostruzione dell’edificio. La fine dei lavori è prevista per la primavera del 2021.