Sull’Isola è un mito. Oreste Carpi ha inventato la prevendite a Ibiza, ossia fa risparmiare l’utente finale che entra in disco spendendo meno e lui guadagna. Ancora il Pr davvero, indicando a chi va a Ibiza le situazioni più divertenti e adatte.
Oreste, com’è la tua vita ad Ibiza? Cosa c’è lì che in Italia manca?
“La mia vita ad Ibiza è ormai quasi unicamente dedicata al lavoro anche se le tentazioni di buttarsi in qualche festa sono sempre tante e a volte, sono sincero, ci casco dentro e poi servono un paio di giorni per rimettere a posto tutti gli appuntamenti persi. Ad Ibiza si respira sempre un’aria di libertà, si può fare ciò che si vuole in ogni momento della giornata e senza il rischio di essere poi giudicati. La parola chiave è festa e sempre. Non importa il luogo nè l’orario, l’importante è sempre essere in buona compagnia.”
Da dove vieni? Quando hai deciso di trasferirti e perchè?
“Arrivo da un paesino un po’ pazzerello in provincia di Reggio Emilia. Torno sempre a trovare la famiglia e gli amici, però non posso più viverci perchè il mondo è troppo grande e bello e merita di essere visto e soprattutto vissuto. Sto ad Ibiza solo d’estate perchè è un posto divertente ed ora da un gioco ne è nata anche la mia attività.”
Perchè è meta prediletta dagli Italiani?
“Credo che gli italiani vengano ad Ibiza a fare quello che pensano non si possa fare in Italia: la trasgressione. L’isola è famosa per questo quindi non ci si sente mai responsabili di nulla perchè ad Ibiza si può, è permesso, era nei preventivi primi di partire per le vacanze. Poi si torna in italia e tutto ritorna alla normalità.”
Come deve agire un buon Pr? Cosa ne pensi del Pr solito di oggi che vuole solo riempire le serate non curandosi della qualità? Consigli per i Pr milanesi?
“Dipende sempre da quale obiettivo ci si propone. Se vuole organizzare una one night va bene riempire, quindi ok pensare un po di più al lato economico nel breve, se invece deve organizzare un locale che deve funzionare per tutta una stagione bisogna fare molta attenzione al pubblico che si vuole coinvolgere decidere il target di persone il tipo di musica e lo staff che ci supporta. Alla base di tutto ci vuole sempre tanta gentilezza, educazione, disponiblità e pazienza. Non sempre le ciambelle escono col buco… e se non c’è bisogna farglielo in qualche modo.”
Che importanza ha il web nel tuo lavoro e nel mondo della notte?
“Sono ancora della vecchia generezione e non ho ancora digerito bene questo boom del mondo informatico. Quando ho iniziato non c’erano Internet e nemmeno i cellulari, le persone le conoscevi per strada e ti facevi conoscere sempre per strada non attraverso il web. Per organizzare un evento si chiamavano le persone a casa o gli si spediva un invito per posta. Devo ammettere che oggi è tutto più semplice ed i canali informatici permettono la divulgazione di un prodotto in maniera molto più veloce e massiccia. Oserei dire che tutto ciò è ormai diventato indispensabile anche se forse era più divertente prima.”
Ci parli di qualche nuova tendenza che credi arriverà in Italia?
“Da sempre Ibiza è un trampolino di lancio per le mode e le tendenze dei giovani, non a caso i produttori discografici e di abbigliamento approfittano dell’estate ibizenca per mettere il loro prodotto su questo palcoscenico mondiale. Non vedo comunque all’orizzonte grandi cambiamenti se non il riconfermarsi di quello che si è visto negli ultimi due o tre anni.”
Un consiglio per le vacanze?
“Chiaramente consiglio Ibiza a tutti, non solo ai clubber, perchè ad Ibiza si può fare di tutto, non solo andare in discoteca come tanti pensano. Se venite qui non pensate a nulla, non fate progetti prima di partire, non fantasticate altrimenti rischiate che non succeda proprio nulla. Lasciate i problemi a casa liberate la mente da tutti i preconcetti che avete e lasciatevi trasportare dall’intuito come fanno i bambini. Il divertimento è assicurato ed avrete qualcosa da raccontare agli amici quando tornate.”
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