Soggiornare nel Monferrato, immergersi in un paesaggio vitivinicolo di straordinaria bellezza e per questo riconosciuto Patrimonio dell’Unesco, è un’esperienza indimenticabile soprattutto se l’accoglienza è quella del wine relais Monvì a Costigliole d’Asti.
di Carlotta Tenneriello
Le colline della Barbera d’Asti DOCG
Meravigliose nella loro dolcezza infinita, le colline del Monferrato ospitano i vigneti della Barbera, vitigno tipico del Piemonte.
Qui il legame con il territorio è fortissimo e non a caso costituisce uno dei pilastri del Consorzio del Barbera d’Asti e Vini del Monferrato. Un Consorzio che rappresenta un modello di sostenibilità ambientale, economica e sociale per la produzione di vini garantendo qualità e autenticità uniche.
Per affrontare le sfide del cambiamento climatico, il Consorzio ha anche lanciato il Progetto Ageba per selezionare ceppi di Barbera capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici.
L’adozione di pratiche agricole rispettose dell’ambiente e la promozione di metodi di agricoltura biologica dimostrano l’impegno del Consorzio nel preservare il territorio e sostenere la comunità locale.
Tra le molte aziende associate anche quella di Emanuele Gambino. E’ un giovane viticoltore e imprenditore di grande personalità e coraggio, che con la famiglia ha inaugurato da poco Monvì, l’elegante wine relais immerso nel vigneto di proprietà.
Relax tra le colline del Monferrato
Cosa c’è di più bello che godersi uno scorcio d’autunno tra i vigneti?
In periodo di vendemmia, appena terminata o quasi, con le foglie che iniziano a colorarsi di tonalità accese tra il giallo e il rosso con mille sfumature, il Monferrato da’ il meglio di sé.
Un ottimo motivo per soggiornare a Monvì, raffinata location situata a Costigliole d’Asti. Circondato dagli splendidi vigneti della Barbera, questo wine relais non lascia niente al caso.
Otto eleganti camere sono dedicate agli ospiti per rilassarsi lontano dai rumori e della vita frenetica delle città.
La struttura, ottenuta da una fattoria preesistente, ha subito importanti interventi di ristrutturazione finalizzati al mantenimento dell’esistente ove possibile, ma anche a rendere quanto più sostenibile e green il relais.
Qui si respira forte l’armonia di una famiglia unita nei valori e negli obiettivi: l’importanza del benessere, la centralità della persona, il rispetto dell’ambiente.
Così, dalla scelta dei materiali alle fonti di energia, dagli ingredienti della colazione all’area wellness, tutto è stato pensato per un soggiorno di straordinaria qualità.
Ampi spazi aperti, dettagli raffinati, ambienti eleganti
Vivere appieno il territorio: questo è l’obiettivo di coloro che oltre al vino cercano genuinità, tradizione e accoglienza.
Le degustazioni e il wine tourism sono molto apprezzati e importanti per conoscere la Barbera DOCG così come gli altri vini. Tuttavia, respirare l’aria del posto e toccare con mano le tradizioni locali, magari accolti in location di charme, sono il corollario perfetto di un viaggio.
Ecco allora che, proprio a Costigliole d’Asti, oltre ad assecondare il progetto del figlio Emanuele, Patrizia ha deciso di dar vita a Monvì, la struttura da cui si ammira il Monviso. Grazie all’esperienza sviluppata in altre strutture sempre situate in Monferrato, Monvì rappresenta l’arte di accogliere, che è una cifra caratteristica di questa elegante signora dall’incontenibile energia.
Le camere, piccoli capolavori di charme che coniugano lusso e comfort, coccolano gli ospiti in un’atmosfera di benessere e armonia. Vi sono, tra l’altro, due appartamenti, soluzione perfetta per accogliere chi desidera un soggiorno più lungo e intimo. In ogni angolo cura e attenzione ai dettagli, dalla scelta dei legni ai tessuti, agli oggetti di design, sono protagoniste.
Svago, turismo e calici di grande prestigio
Nei dintorni non mancano le attrazioni.
Il piccolo castello di Costigliole d’Asti, che si trova proprio al centro storico di Costigliole d’Asti, paese dal passato antichissimo, è a pianta quadrangolare contornato da quattro torrioni circolari. Nel corso del ‘500 divenne un’importante roccaforte militare, ma la sua configurazione attuale si deve all’opera di ristrutturazione dell’Ottocento.
La città di Asti, fondata dai liguri alla confluenza del Bòrbore con il Tànaro, Ast (ossia “luogo elevato”), raggiunse il periodo di massimo splendore nel XII secolo, grazie alla florida attività commerciale e bancaria di alcune famiglie. Durante tutto il Medioevo e nei primi secoli dell’età moderna furono eretti numerosi edifici, sia civili sia religiosi.La città, in posizione strategica, si distinse dapprima nel commercio di tessuti, poi nelle attività finanziarie.
Nel Trecento nacque la comunità ebraica, lungo l’asse di Corso Alfieri, dove tutt’oggi si può ammirare la splendida Sinagoga.
Il XVIII secolo riprese l’attività edilizia con rimaneggiamenti e costruzioni ex novo dei sontuosi palazzi ad opera dell’architetto Benedetto Alfieri, cugino di Vittorio Alfieri.
Naturalmente, nel Monferrato non possono mancare le visite alle cantine.
Tra queste, certamente quella di Emanuele Gambino, che dal 2016 ha iniziato l’attività di viticoltore percorrendo la strada del biologico. Una scelta legata al rispetto per l’ambiente, per la terra e per le persone per prodotti di altissima qualità.
L’azienda agricola è situata a Costigliole D’Asti, una delle patrie della Barbera D’Asti. La cantina è di recente realizzazione, l’attività di vinificazione è in vasche di acciaio, gli affinamenti in botti e tonneaux di rovere e in anfore di terracotta.
Tra i vini mi piace segnalare la Barbera d’Asti DOCG 2022 e il Mo Frem, un vino bianco fermo biologico davvero molto interessante. Perfetto dall’aperitivo al dolce per chi ama il gusto fresco e leggero con pasti a base di pesce crudo o verdure di stagione.
info: emanuelegambino.com e monvirelais.com
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