Tanto oro quanto pesa. È quello che vale per l’industria alimentare una persona in sovrappeso, considerato un vero capitale
Una persona grassa, cioè in condizione di obesità (ndr.), mangia e consuma di più rispetto ad una normale. Ciò significa che un bambino ancor più di un adulto è un “grasso” investimento sulle prospettive di vendita. Sfruttando la vulnerabilità psicosociale, biologica e la potenzialità economica dell’obeso, molte industrie alimentari spingono al consumo di cibi poco sani e di scarso apporto nutrizionale.
Il junk food o cibo spazzatura…
Patatine fritte, snack ipercalorici, hot-dog, dolciumi, cibi ricchi di sale e creme, sono il cosiddetto “junk food” o cibo spazzatura. Questo cibo è dannoso per la salute, perché non solo ci regala chili in più, ma influisce anche negativamente sull’umore. L’Italia si sta candidando a diventare un Paese pieno di malati e di obesi, a causa delle cattive abitudini alimentari e dello scorretto stile di vita. Definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come uno dei principali problemi della salute pubblica del millennio, l’obesità è un problema sanitario, sociale ed economico. Per l’Occidente è la seconda causa di morte evitabile dopo il fumo. L’obesità è correlata a malattie di tipo cardiovascolare, ipertensione, diabete, calcoli biliari, difficoltà respiratorie, eccetera.
Una dieta sbagliata
Anche lo sviluppo dei tumori può essere legato agli squilibri alimentari: molti studi attestano che alcuni tumori dipendono da cattive abitudini alimentari. Circa il 30% di questi tumori sono direttamente riconducibili ad una dieta sbagliata, sia dal punto di vista quantitativo, sia dal punto di vista qualitativo. Nel primo caso perché obesità e scarsa attività fisica sono fattori predisponenti, nel secondo per quello mangiamo. Una scelta attenta e ragionata degli alimenti che consumiamo, invece, può diminuire il numero di questi tumori.
Implicati non solo i contenuti nutrizionali, perché alimenti ricchi di salse, grassi, zuccheri, sale, calorie e di principi nutritivi non sani, ma anche per le loro “ dimensioni e quantità “. Basti pensare, ad esempio, a panini che superano le 1000 calorie, abbinati magari a patatine ricoperte di salse o formaggio, bibite zuccherate e caloriche. Se non modifichiamo il nostro stile di vita migliorando le abitudini alimentari ed esercitando un’attività fisica regolare, le conseguenze dell’obesità, oltre a compromettere gravemente la salute e la vita sociale di chi ne è affetto, faranno lievitare la spesa sanitaria del nostro Paese. Da un’alimentazione corretta ed equilibrata dipendono il giusto accrescimento, l’efficienza lavorativa, la resistenza alle malattie, la qualità e durata della vita.