Cinque accorgimenti per sapere come evitare i problemi di digestione in vista delle abbuffate delle feste. Con l’arrivo del Natale, prevenire è meglio che curare!
Si avvicina il periodo delle feste e questo significa soprattutto una cosa: grandi abbuffate a tavola, in compagnia dei parenti e degli amici. Festeggiare con le ricette delle tradizioni di famiglia sì, però è necessario fare attenzione. Bisogna saper evitare i problemi di digestione e le altre spiacevoli conseguenze che le grandi abbuffate possono creare. Respiro corto, sonnolenza, sazietà precoce o dolori alla pancia. C’è anche chi, a seguito di una grande abbuffata, soffre di una fastidiosa sindrome dispeptica. Come evitare allora i problemi di digestione in vista delle infinite tavole apparecchiate per il Natale? Basta seguire alcuni consigli pratici, come quelli indicati da Saperesalute.it. Per gustare ogni piatto senza sentirsi male e godersi pienamente lo spirito delle feste.
Evitare i problemi di digestione: avere una corretta abitudine alimentare
Per prima cosa, anche se può sembrare difficile in occasione delle feste di Natale, è importate assicurarsi una nutrizione sana ed equilibrata. La tavola, in questo periodo dell’anno, è spesso piena di golosità a cui è davvero arduo resistere. Bisogna allora cercare di contenersi un pochino, senza esagerare. La prima misura da adottare è quella di seguire una corretta abitudine alimentare. Evitare gli eccessi, eliminare, per quanto possibile, cibi fritti e speziati, alcolici, caffè e bevande gassate. Ridurre cibi grassi e dolci (una parola!). È bene, anche, evitare gli alimenti molto caldi o troppo freddi e le bevande troppo calde.
Masticare con lentezza
Tra le altre raccomandazioni, quella di masticare lentamente. In altre parole, godersi il piatto. Mangiando velocemente, infatti, si finisce per ingerire, insieme al cibo, grandi quantità di aria che si accumulano sia nello stomaco, sia nell’intestino, rendendo così più faticoso digerire. Masticare bene, invece, è il primo accorgimento utile per evitare problemi digestivi; è parte integrante di una corretta alimentazione e farà sentire subito meglio.
Rispettare il rito dei pasti, non mangiare fuori orario, fare sport
Altro consiglio: fare pasti regolari. Ancora più complicato, sotto le feste, quando le tentazioni sono tante. I più golosi dovranno stare attenti ed evitare di lasciarsi sedurre da una fetta di panettone o di pandoro fuori dai pasti. Anche se si mangia più del previsto, è opportuno rispettare il rito della colazione, del pranzo e della cena con equilibrio e regolarità.
Occorre mangiare a orari fissi, distanziando i pasti tra loro di alcune ore, anche tre o quattro, in modo che la digestione venga completata prima di rimettersi a tavola e ricominciare. È bene, inoltre, fare un po’ di sport. In caso di sovrappeso o di obesità, l’attività sportiva favorisce il dimagrimento, con benefici anche sulla digestione. Meglio, però, non intraprendere attività fisica subito dopo mangiato. L’ideale, nel post-pranzo, ancora di più durante le feste, è fare una passeggiata: rilassa la muscolatura e favorisce lo svuotamento gastrico. Ancora, non coricatevi subito dopo il pranzo o la cena, a stomaco pieno.
Meno fumo e meno stress
Si aggiungono altre due piccole raccomandazioni. La prima è un avviso ai fumatori: la nicotina, una volta entrata nell’organismo, aumenta la produzione di acido nello stomaco e riduce la produzione di sostanze protettive e di bicarbonato (che riveste le pareti dello stomaco, neutralizzando l’azione dei succhi gastrici). Insomma, in altre parole, anche smettere di fumare potrebbe essere un buon passo avanti per evitare di avere problemi di digestione.
Si deve, ancora, cercare di ridurre lo stress e l’ansia: a Natale e a Capodanno, anche a tavola, si deve pensare solo a stare bene, in compagnia della famiglia e delle persone più care. In caso di stress provocato da una cattiva digestione, è opportuno fare affidamento ad alcune tecniche di rilassamento proprio per digerire meglio le tensioni e con esse anche il cibo.
Dispepsia, tra le conseguenze più frequenti
La cattiva digestione – o dispepsia – è una delle conseguenze più frequenti di una abbuffata. Soprattutto sotto Natale. Un malessere che può colpire a ogni età. Seguire i consigli sopracitati può aiutare a combattere la dispepsia.
Cosa comporta? Un dolore trafiggente o bruciante, oppure un fastidio, localizzato a livello epigastrico (cioè nella parte superiore dell’addome). A cui si può aggiungere anche senso di nausea o conati di vomito. I problemi di digestione possono comportare una sensazione di gonfiore addominale, di peso, di estrema pienezza e sazietà, anche se si è mangiato poco.
Anche l’alito cattivo può essere un sintomo dispeptico. Insieme ad altri altri più generali, come sonnolenza postprandiale, mal di testa, irritabilità, calo dell’attenzione.
Complicazioni e cure
Uno stile di vita sano, anche in vista delle feste, e una corretta alimentazione possono evitare problemi di digestione. Occorre sapere che la dispepsia funzionale è in sé benigna e non espone a complicanze, tuttavia, se il disturbo è persistente, potrebbe rappresentare la manifestazione di altre patologie più gravi. Ulcera gastrica o duodenale, gastrite, reflusso gastro esofageo, ma anche calcolosi biliare o tumore dello stomaco. Se sottovalutata e trascurata, la dispepsia può favorire il peggioramento delle malattie che ne sono all’origine.
Chi soffre di dispepsia, infine, può ricorrere anche a una cura farmacologica su consiglio del medico o del farmacista. O magari si può provare a combattere con le erbe. Zenzero, camomilla e menta si rivelano utili contro la cattiva digestione. C’è anche chi consiglia integratori a base di rimedi naturali come il carciofo.
Quando consultare il medico? Se il dolore è particolarmente acuto o se il disturbo persiste per più di una decina di giorni. Se si osserva una significativa diminuzione dell’appetito e di peso. In caso di stanchezza eccessiva o di tracce di sangue nel vomito. L’associazione con altri sintomi (in particolare emorragie, perdita di peso e difficoltà di deglutizione) potrebbe essere il campanello d’allarme che segnala la presenza di un problema più serio.