Si scende la manciata di scalini che conduce all’ingresso di Alma Matters, nuovo centro dedicato a corsi di yoga e massaggi in zona Lima, e ci si sente subito trasportati fuori Milano. Pareti bianchissime e finestre alte e aperte sul cortile, candele, tappetini, gong e campane tibetane. Basta darsi un’occhiata intorno per capire che c’è tutto ciò che serve per staccare la spina e concentrarsi su di sé.
Gli enormi dischi di metallo al centro della sala corsi catturano lo sguardo e ricordano il motivo per cui siamo qui oggi: un trattamento dal nome suggestivo, il bagno di gong. Di cosa si tratta? «Prima provatelo, e poi vi spiego quali sono i suoi benefici» dice Walter Zanca, fondatore di Alma Matters. È proprio Walter, insieme al gong master Christof Bernhard, a dare vita a questa sessione tutta basata sugli effetti della musica.
Immersi e cullati dal bagno di gong
Seduti, a occhi chiusi. Prima arrivano alle orecchie le melodie delicate di sonagli e strumenti a semi, che riproducono l’infrangersi delle onde dell’oceano. Poi si fa strada un suono mai sentito prima e difficile da identificare. Sbircio incuriosita: è la vibrazione profonda del gong, uno strumento antichissimo originario della Cina e molto usato nella tradizione Orientale.
In un susseguirsi di alti e bassi si alterna il suono potente del gong, che attraversa il corpo con le sue vibrazioni, a momenti di silenzio e di melodie più delicate: riconosco le note dolci di un flauto e quelle infantili di un carillon. E poi tanti altri strumenti che trasmettono un senso di rilassamento così profondo che si fa sempre più fatica a tenere gli occhi aperti e concentrarsi. Mi è chiaro ora perché si chiama bagno di gong: il suono avvolge e culla, ci si sente letteralmente immersi nelle vibrazioni che diventano una presenza fisica nella stanza, quasi fossero acqua.
Passa un’ora come fossero dieci minuti e il concerto termina. Arriva la seconda fase della seduta: chi vuole può condividere con gli altri le sensazioni che ha provato. È curioso vedere la varietà di reazioni scatenate dai gong: chi è allegro senza motivo, chi invece ha un nodo alla gola. Chi poi ha sentito le contrazioni sciogliersi e i dolori fisici passare, come se avesse ricevuto un massaggio sonoro. Tutti siamo decisamente più calmi e rilassati, molto assonnati. Sono i benefici a cui aveva accennato Walter prima di iniziare. Una volta provato il bagno di gong, non c’è nemmeno bisogno di spiegarli.
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