Oggi Raffaella Carrà compie 77 anni. Regina della televisione e dello spettacolo italiano, e non solo, con il suo caschetto biondo ha fatto la storia della nostra cultura. Icona gay, senza sapere il perché, come ammette lei stessa, è la protagonista della mostra LGBT+Icons diffusa sui social in occasione di Milano Pride 2020
Se per caso cadesse il mondo io mi sposto un po’ più in là e anche se sono un po’ più in là faccio gli auguri al caschetto biondo più famoso d’Italia, di Spagna e non solo. Oggi è un grande giorno, il compleanno di Raffaella Carrà. LGBT+Icons decide di immortalarla tra i soggetti della mostra virtuale in cui trenta artisti coordinati da Mana Project raccontano con la loro creatività le icone che hanno formato la storia e l’immaginario LGBT+. Una quarantina di soggetti, sui social di Milano Pride. Dove non può mancare, appunto, sua maestà del Tuca Tuca Raffaella Carrà.
Raffaella Maria Roberta Pelloni si fa chiamare Carrà negli anni Sessanta da un regista appassionato di pittura, tale Dante Guardamagna, ispirato al pittore Carlo Carrà. Famosissimo volto dello spettacolo italiano e spagnolo, la Carrà nel 2017 viene incoronata al World Pride di Madrid dove riceve il premio di icona gay mondiale. “Morirò senza saperlo – dichiara -. Sulla mia tomba lascerò scritto: perché sono piaciuta tanto ai gay?“.
Della sua lunga carriera artistica, ricordiamo i successi musicali, molti dei quali nati grazie alla complicità con Gianni Boncompagni. A partire da Tuca Tuca, Pedro, Tanti Auguri, Ballo Ballo, Rumore, potremmo andare avanti per ore… la vostra preferita?
