Siamo stati al Badrutt’s Palace Hotel di St. Moritz, lussuoso hotel cinque stelle dai grandi numeri: otto ristoranti (una stella Michelin), infinite esperienze wellness, un elefante (vero) nella lobby. Per chi cerca di un po’ di relax ad alta quota
Si tratta di un errore molto comune: la gente pensa che l’immaginazione dell’autore sia sempre all’opera, che egli inventi costantemente un’infinita serie di avvenimenti ed episodi. Che semplicemente immagini le sue storie, partendo dal nulla. Nella realtà, è vero l’opposto. L’incipit del film Grand Budapest Hotel (Wes Anderson, 2014, meritatissimo Oscar) non potrebbe essere più appropriato se si tratta di raccontare, a voi che avete appena cominciato la lettura di questo articolo, del leggendario – e hollywoodiano – Badrutt’s Palace Hotel di St.Moritz, Engadina, Svizzera.
Nessuna immaginazione, dunque, nel riportare di elefanti veri entrati nella lobby dell’hotel cinque stelle per una “semplice” dichiarazione d’amore. Di cammelli o di elefanti marini, in piscina o nel lago di fronte, per feste di compleanni o di matrimoni a dir poco sontuose. Di bachelor party da favola per due rampolli indiani prossimi al matrimonio, con tanto di luna park creato ad hoc nella struttura e di ospiti d’eccezione come i Coldplay (questo è avvenuto lo scorso febbraio e ditemi, alla vostra festa di matrimonio, invece, chi c’era?). Al Badrutt’s Palace Hotel, nel cuore di St.Moritz, il sogno realtà diverrà. Tra gli Swiss Deluxe Hotels della Svizzera, questo, inaugurato nel 1896, è uno dei più noti al mondo; qui si assistono – o si ascoltano – storie straordinarie e ci si lascia coccolare dai suoi impeccabili servizi. All’insegna del relax, dello stile, dello sport e dell’alta cucina.
Swiss Deluxe Hotel dai grandi numeri
1830 metri di altitudine. 157 camere di cui 41 suite, 8 ristoranti, una stella Michelin. Una galleria dedicata allo shopping, un Kids Club, una indoor infinity pool nel centro wellness con vista sulle Alpi Svizzere, Alpi che quasi si riescono a toccare. Un’arpista che allieta il momento della colazione, un quadro probabilmente appartenuto a Raffaello, una seconda opera, presumibilmente, del maestro Caravaggio. Più di 30, ancora, le volte in cui Alfred Hitchcock ha alloggiato qui (a lui una suite dedicata e pare che l’ispirazione per Gli uccelli gli sia venuta proprio mentre alloggiava al Badrutt’s Palace). Poi ancora Charlie Chaplin, Marlene Dietrich, Greta Garbo, Rita Hayworth, Brigitte Bardot, Coco Chanel, tutti pazzi per il Badrutt’s. E come servizio transfert per gli ospiti, innumerevoli Rolls Royce… Rolls Royce, Rolls Royce, Voglio una vita così, C’est la vie Rolls Royce…
Sharing Experience: IGNIV by Andreas Caminada
Il Bianconiglio che fugge da Alice a un certo punto si ritrova nella Grand Hall del Badrutt’s Palace Hotel. È qui che incontra il Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina, è l’ora del tè (o delle bollicine), impossibile non fermarsi per una sosta. Chissà se questo corrisponde alla realtà oppure, solo questa volta, si tratta di immaginazione. Sta di fatto che, però, qui il momento del tè è davvero fiabesco. Le vetrate tra i sontuosi pannelli di legno regalano uno scenario che nessuno scrittore, o regista, saprebbe riportare a parole o a immagini. Il tradizionale Afternoon Tea è accompagnato dalle deliziose creazioni di pasticceria del Palace, i cioccolatini dal cuore morbido che riproducono la torre, leggendario simbolo dell’hotel, sono forse stati creati, per bontà e per bellezza, da qualche divinità.
L’esperienza continua presso IGNIV @ Badrutt’s Palace Hotel (1 stella Michelin e 17 punti Gault Millau), secondo “nido” dello chef tre stelle Michelin Andreas Caminada (Igniv significa proprio nido in romancio, la lingua parlata in alcune zone del Cantone Svizzero dei Grigioni e di appartenenza dello chef).
L’atmosfera è calda, intima, “sussurrata”. Accogliente come un nido. Lo scenario è perfetto per dare vita alla più elegante delle Surprise Fine Dining Sharing Experience. Come, eh? I piatti vengono serviti al centro della tavola e la cucina creativa e raffinata dello chef Marcel Skibba si condivide con i commensali. Una formalità che ti fa sentire a casa, che piacevolmente stona – e quindi è perfetta – con tutta quell’eleganza illuminata dalle luci soffuse. E che diverte: il menu è una ricercata serie di indizi che compongono i piatti, “Beef entrecôte – Beetroot – Mustard”, imbeccata dopo imbeccata, come le rondini al nido, rievocano, alla lettura, una sorta di assaggio che si trasforma in instagrammabilissima sorpresa quando arriva il piatto.
Dining&Dancing al King’s Club e tradizioni al Chesa Veglia
Sharing Experience anche alla King’s Social House, dall’atmosfera molto più urban. Il più antico nightclub della Svizzera. Basta scendere una scalinata e ci si ritrova nel leggendario locale notturno di St. Moritz, oggi rinato attraverso la collaborazione con lo chef e ristoratore britannico Jason Atherton. Qui si mangia, rigorosamente in condivisione, si balla, si beve un cocktail con gli amici, si fanno le ore piccole e quello che accade al King’s Social House resta al King’s Social House. Nothing to see here, come recita il neon luminoso all’ingresso.
Tra i ristoranti, si segnala anche il Chesa Veglia, costruita più di 400 anni fa, un’autentica casa engadinese fisicamente esterna (a due passi dalla struttura) e sempre parte del Palace. L’ex casale ospita due bar e tre ristoranti, la proposta spazia dalla pizza alla cucina francese, senza dimenticare le specialità tipiche della tradizione elvetica. Ancora, La Diala, nel Palace Wellness, con i suoi piatti leggeri e bilanciati, perfetti dopo, o durante, una giornata alla Spa.
Wellness experience al Badrutt’s Palace Hotel
Concedersi un po’ di coccole nell’area wellness del Badrutt’s Palace Hotel. Tre cascate accolgono gli ospiti al piano in cui dedicarsi a terapie ayurvediche, lezioni di yoga, trattamenti per il viso. Trattamenti di idroterapia, saune al vapore, aromatiche, al sale.
Per poi ripensare a quelle storie fantastiche di cui si raccontava all’inizio, questa volta, però, immersi nell’indoor infinity pool. E se prima si seguiva il Bianconiglio ora si segue la corrente e ci si lascia trascinare all’esterno, ai piedi delle Alpi, nella piscina en plein air e riscaldata, mirando interminati spazi e sovrumani silenzi e profondissima quiete. Pura poesia.
COME ARRIVARE
Da Milano a St. Moritz si percorrono poco meno di 200 chilometri in auto, circa due ore e mezza di viaggio. Seguire la strada statale 36 Lago di Como/Spluga, direzione Lecco/Erba e quindi proseguire per Chiavenna. Alla dogana seguire le indicazioni per St Moritz. In treno, da Milano via Tirano con i servizi di Ferrovie Retiche per l’Engadina. Consigliato, il suggestivo tratto del Bernina Express, servizio panoramico che in 150 minuti ferma in ogni stazione.
Destinazione cosmopolita, St. Moritz – il nome della località sportiva è tutelato come marchio di qualità – è una delle zone sciistiche più apprezzate al mondo, d’inverno, e più amate in Endagina per le sue attività alpine e legate al benessere, in estate. Una meta alpina che nulla ha da invidiare alle più grandi città del mondo, per la sua offerta, ideale per chi ama lo sport, lo shopping, il relax nella natura incontaminata. Il Badrutt’s Palace Hotel si trova in via Serlas 27, nel cuore della cittadina.
Per ulteriori informazioni sull’hotel: badruttspalace.com.
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