Alla scoperta della natura nascosta di Formentera, attraverso 32 percorsi che si snodano per 100 km
Lingue di sabbia candida, mare cristallino, piccole calette solitarie, paesaggi che alternano dune a pinete e boschi, tramonti indimenticabili. Glamour e affascinante, Formentera è da sempre meta prediletta dei personaggi dello showbiz e dei turisti, che ogni estate in migliaia affollano la più piccola delle Baleari (poco più di 80 kmq di superficie) da Es Pujols, principale centro turistico, a Sant Ferran de ses Roques, rifugio hippy dagli anni Sessanta.
Il 2018, Anno internazionale del patrimonio culturale, promuove il patrimonio storico che vanta più di 4 mila anni e le 32 rutas verdes, mentre prosegue la graduale sostituzione di veicoli normali con versioni ibride o elettriche. L’obiettivo? Non avere più mezzi pubblici a benzina entro maggio 2019.
Luogo ideale per chi è alla ricerca di pace, relax e contatto con la natura, Formentera è anche la destinazione perfetta per chi ama il turismo attivo, un’occasione unica per scoprire i paesaggi nascosti della Isla blanca. Il modo migliore? Percorrere i 32 circuiti a piedi, con la Nordic walking (camminata con i bastoni) o in bicicletta. Inaugurati nel 2016, le rutas verdes si estendono per circa 130 Km lungo tutta l’isola e si dividono in base alla difficoltà, tipi di suolo e distanze (vanno da 1,5 a 12,3 km per i più allenati).
Tra i percorsi adatti anche ai più piccoli, quello che va da Es Cap a Torrent de S’Alga si snoda per 2 km e permette di raggiungere uno dei luoghi meno conosciuti e più speciali dell’isola. È invece di media difficoltà la ruta che va da Sant Francesc al Far de Barbaria: lunga poco meno di 10 km, attraversa l’Isla più rurale, con i suoi campi e mandorleti, i vigneti e gli alberi di fico recintati da muri di pietra a secco. Il paesaggio cambia rapidamente: da una zona boscosa ad una più arida fino a raggiungere il faro e una vista indimenticabile sul mare.
Gli sportivi possono scegliere il percorso Racó De Sa Pujada – Es Ram che, in forte pendenza: dopo aver percorso una zona boschiva ricca di pini e ginepro sabina si raggiunge il mare a Es Caló des Mort, una piccola cala suggestiva e isolata.
Ma Formentera è anche un paradiso da salvaguardare, a partire dalle coste. Leggendarie per la trasparenza e la tonalità di turchese sono le acque che lambiscono questo litorale, rendendo ancor più suggestive le spiagge più famose, come quelle di Llevant e Ses Illetes. Il segreto? Risiede nella presenza della prateria di Posidonia Oceanica più grande del Mar Mediterraneo (dei 55.795 ettari nelle Baleari, 7.560 sono a Formentera), dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1999.
E più di recente anche protagonista di Save Posidonia Project, il progetto di conservazione e salvaguardia dell’ambiente, fortemente voluto dal Consell Insular di Formentera. Oltre a produrre ossigeno – un metro cubo di posidonia genera cinque volte la quantità di ossigeno di un metro cubo di foresta amazzonica – e assorbire anidride carbonica, contribuisce a contrastare l’erosione delle coste e a rendere Formentera un paradiso irresistibile.
Per informazioni: formentera.es
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