Dinamismo e creatività, consumi eco e design sociale. Visita nella folgorante capitale danese
Il New York Times l’ha inserita nella top five delle città da vedere nel 2010. E, tra le prime cinque, è l’unica città d’Europa annoverata. Definendola “one of the world’s greenest – and maybe coolest – cities”. Monocle, magazine di cultura internazionale, la colloca al secondo posto nella classifica delle metropoli più vivibili al mondo, perché verde, interamente percorribile in bici e sicura. È Copenhagen, piccolo paradiso scandinavo sull’acqua. Affascinante, generosa e umana. Con una sensibilità sincera verso l’ambiente, focalizzata su due principi: sostenere progetti di design sociale e consumare prodotti biologici o, come dicono loro, “organici”.
Copenhagen, fra terra e acqua
Nella capitale danese, fluido e solido si intrecciano in un mistico romanticismo. Quasi non sembra esserci linea di confine fra acqua e terra. In un continuo scambio di luce e colore. Le intense tonalità del blu, del rosso e del giallo delle facciate si specchiano sui canali che donano alla città un carattere aggraziato e dinamico.
Dopo aver passeggiato nel centro storico, fra le vie del Quartire Latino e lo Strøget, vale la pena di dirigersi verso l’incantevole porticciolo di Nyhavn. Da qui partono i battelli per una visita della capitale dal mare, per ammirare antiche architetture e nuove costruzioni. Mentre si scivola sull’acqua, sfilano la Royal Danish Playhouse, la Residenza Reale, la Sirenetta (ora a Shanghai per l’Expo) e l’Opera House. E ancora, l’ottocentesca Chiesa di Marmo, il verde di Christiania e il Diamante Nero, come viene chiamata la Biblioteca Reale.
Design sociale
Ridurre, riusare, riciclare. Questi i saldi principi sui quali si basano i giovani designer danesi che, fiduciosi nel futuro e ricchi di iniziativa, fanno leva su una consolidata preparazione imprenditoriale. Dall’idea al prodotto finito e al suo impatto sull’ambiente. Per un approfondimento storico merita una visita il Kunstindustrimuseet, che fino al 19 settembre ospita anche Walk on the wild side, mostra dedicata alla stilista Margit Brandt. Per conoscere le evoluzioni del design danese, da non perdere il Dansk Design Center.
100% Økologisk
Che vi troviate in centro, nell’ex quartiere operaio a Vesterbro, a Christiania o a Østerbro, vi viene comunque servito cibo biologico. Dal chiosco ambulante, al ristorante gourmet, la maggior parte delle proposte culinarie hanno il bollino rosso “Ø”, che certifica l’origine bio dei cibi. V’è infatti un’attenta selezione delle materie prime non solo di provenienza locale, ma anche dal resto dell’Europa. Succhi di frutta, birre e vini compresi.
Qualche suggerimento? Sano e gustoso il würstel di manzo di Døp – den økologiske pølsemand, servito in un chioschetto sotto la Torre Rotonda. Sfiziosi i piatti fusion di BioMio, a Vesterbro e piacevolmente aromatizzata la Pink Øl del birrificio Nørrebro Bryhus, spumosa rosè al lampone CO2 neutral.
Tivoli night and day
“Al Tivoli riscopro sempre il bambino che è in me”. E se lo dice Lars Ulrich, il batterista dei Metallica, non c’è che da crederci. Aperto nel 1843, Tivoli è uno dei parchi giochi più antichi d’Europa. Si trova in pieno centro, nel cuore della città, vicino alla stazione centrale di Hovedbanegård, alla Ny Carlsberg Glyptotek, al Dansk Design Center e alla City Hall. Paradiso per grandi e piccini, conta 13 negozi, 43 punti di ristoro e 40 attrazioni. Da brivido il salto nel vuoto di The Golden Tower, le evoluzioni delle montagne russe The Demon e la velocità a testa in giù di Vertigo. Non solo. D’estate, tutti i venerdì, va in scena la musica rock made in Danmak della rassegna Tivoli Fredagsrock, della quale abbiamo avuto il piacere di ascoltare il sound dei Kashmir, band di successo nata negli anni Novanta.
Da sapere a Copenhagen
Come arrivare
Le compagnie che da Milano volano direttamente su Copenhagen sono Scandinavian Airlines e easyJet. Metro e bus collegano comodamente l’aeroporto con la City.
Dove dormire
Per un alloggio comodo e low cost, il Danhostel Copenhagen City è un’ottima soluzione. A soli cinque minuti a piedi dalla stazione centrale, è il primo ostello a cinque stelle con bagno privato in ogni stanza. Prezzi: 18/25 Euro a notte. Il DCC è completo di bar, cucina, swap library, internet point, lavanderia, souvenir shop, un’ampia sala dove fare colazione vista mare e affitto biciclette. È bene sapere, per non ritrovarsi con i piedi all’in su, che sulle due ruote danesi si frena facendo con i pedali piccoli scatti all’indietro.
Come muoversi
Pratica la cOPENhagen CARD, il pass per utilizzare tutti i mezzi pubblici e avere l’ingresso libero nei musei. Quella da 72 ore costa 459 Corone danesi (60 Euro circa)
APPROFONDIMENTI
Sapor vichingo di Cristina Viggè
Copenhagen, total design di Roberta Gibillini