La terza città di Spagna è il simbolo del Terzo Millennio
Duemila anni e non sentirli. Terza città di Spagna dopo Madrid e Barcellona – conta oltre 800mila abitanti – Valencia è viva e vitale, caratterizzata da un grande fermento culturale e artistico e da una frenetica movida notturna. Una città tutt’altro che “vecchia”, insomma, oggi trasformata dalle moderne creazioni nate dal genio dell’architetto-ingegnere valenciano Santiago Calatrava, e dall’inglese Norman Foster, per citarne alcuni. Fra tutte spicca la Ciudad de las Artes y de las Ciéncias, imponente centro polifunzionale sul porto turistico.
IL CENTRO STORICO – I duemila anni di storia cittadina si leggono nell’architettura del centro storico, da scoprire partendo da Plaza del Ayuntamiento, su cui prospetta il municipio, e proseguendo verso Plaza de la Reina, su cui affaccia la duecentesca Catedral. Non lontano, la basilica barocca della Virgen de los Desamprados e Plaza de la Almoina. Da non perdere Plaza del Mercado, sede del Mercado Central, un tripudio di colori e profumi e de La Lonja, ex borsa merci della città, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Tra i tanti musei, da vedere il Centro Valenciano de Cultura Mediterranea.
DAL VECCHIO AL NUOVO – “Trasformare Valencia in città leader dal punto di vista dello sviluppo architettonico”, aveva dichiarato il sindaco Rita Barberá annunciando il massiccio lavoro di rinnovamento che ha investito la città in occasione dell’America’s Cup del 2003. Per l’occasione sono state scomodate alcune delle più prestigiose firme dell’architettura contemporanea. Da Santiago Calatrava a Renzo Piano. Anche se in realtà l’opera di “restauro” interessa almeno gli ultimi vent’anni della storia cittadina. Risale infatti al 1989 l’Istituto Valenzano d’Arte Moderna, Ivam, progettato dagli architetti giapoponesi Kazuyo Sejima e Ruye Nishizawa, conosciuti per l’uso di geometrie semplici e materiali a basso impatto ambientale.
I LUOGHI DEL FUTURO – Simbolo del porto turistico è Veles y Vents, opera ispirata alle vele delle imbarcazioni da regata e fulcro operativo dell’edizione 2007 dell’America’s Cup. L’edificio si sviluppa su 10mila metri quadrati distribuiti su quattro livelli, con piani orizzontali sovrapposti e sfalsati che creano suggestivi giochi di luce e ombra. Polo culturale del terzo millennio è la Ciudad de las Artes y de las Ciéncias, imponente complesso firmato da Santiago Calatrava, composto da cinque grandi strutture. Vera e propria città nella città, è formato dal Museo de las Ciéncias Príncipe Felipe, museo scientifico interattivo all’interno di una struttura che richiamo lo scheletro di un dinosauro; l’Hemisférico, avveniristico planetario; L’Oceanográfico, che con i suoi 110mila metri quadrati è uno dei più grandi acquari d’Europa; il Palau de les Artes Reina Sofia, consacrato alle arti sceniche. E, a pochi passi, i Jardines del Turia su cui prospetta l’edificio in marmo e vetro del Palau de la Musica.
- DA SAPERE
- DOCUMENTI
- Carta d’identità in corso di validità.
- QUANDO ANDARE
- Da metà ottobre a giugno inoltrato, per evitare piogge e caldo afoso.
- DOVE DORMIRE
- Hotel Conqueridor
- Quattro stelle situato nel centro storico. Arredato in stile moderno.
- Ad Hoc Hotel
- Tre stelle d’atmosfera nel quartiere storico di Xerea.
- Hostal Antigua Morellana
- Economico, a gestione familiare.
- DOVE MANGIARE
- Bodega Casa Montaña
- Locale con cucina tipica, punto di ritrovo di intellettuali, politici e artisti della città.
- Seu-Xerea Restaurante
- Cucina creativa che però non dimentica i sapori della tradizione valenciana.
- La Pepica Restaurante
- Specialità a base di pesce e l’intramontabile paella valenciana.
- PER INFORMAZIONI
- Ente Turismo Spagna