Football italiano: nelle due finali in programma al Breda di Sesto San Giovanni, i Seamen Milano e i Rhinos Milano confermano che il football americano, in Italia, parla lombardo
La festa del football italiano conferma il verdetto e la tendenza. Il football americano in Italia, anche nel 2019, parla meneghino. I Cisalfa Seamen Milano si laureano per la terza volta consecutiva, la quinta in sette anni, campioni d’Italia battendo gli Estra Guelfi Firenze, 62 – 28 nel XXXIX Italian Bowl. Nella finale della seconda divisione, giocata con un caldo infernale alle 16, i Rhinos Milano hanno battuto sul filo di lana i Pretoriani Roma, 24-21. Una serata di grande festa al Breda di Sesto per gli appassionati di football italiano. Sono giunti in circa 3mila da tutta Italia per assistere alle due finali, partite accese e combattute.
Il prologo pomeridiano ha visto i “Rinoceronti”, ultimi ad interrompere l’egemonia Seamen nel 2016, quando militavano in serie maggiore, prima di auto retrocedersi, battere al termine di una gara combattutissima i Pretoriani Roma. I nero arancio, eredi di una squadra di grande tradizione, si sono imposti con un gioco efficace e ordinato. Supportati da un’accesa tifoseria che ha onorato, anch’essa, l’impegno.
Una giornata di football italiano all american style
La giornata all american style è proseguita con la pausa alla corte gastronomica nello stadio perfettamente attrezzato da Hava SE, partner organizzativo della Federazione. E dopo un violentissimo acquazzone, che ha raffreddato una serata che si preannunciava rovente, il palcoscenico è passato alle due regine della prima divisione.
I Seamen non hanno deluso le aspettative che li vedevano favoriti, come i Guelfi hanno venduto cara la pelle come tutti sapevano. I primi due periodi in grande equilibrio si sono chiusi con un vantaggio Seamen di 6 punti, ma nel III e IV periodo l'”onda” dei marinai non ha avuto pietà. Guidata da Luke Zahradka (mvp dell’incontro) e da un manipolo di eccellenti atleti (Bonaparte, Di Tunisi, Santagostino, solo per citarne alcuni) ha spazzato via la valida resistenza. Non supportata da una lunga “panchina” del team gigliato che ha avuto, come di consueto, nello stellare Silas Nacita (che ha rimediato anche molti consensi nella gara per l’mvp) il punto di riferimento. Da solo ha guadagnato 419 yds su 493 totale dei gigliati. È finita, forse troppo severamente, 62 – 28 con una partita dei marinai milanesi “perfetta” che hanno segnato su ogni possesso di palla.
Esemplare il campionato degli antagonisti Guelfi, capaci di reggere all’urto della corazzata e replicare con giocate stellari fino all’halftime, prima di pagare in termini di punteggio, una panchina più corta e un gioco che ha coinvolto in maniera minore alcuni pur validissimi italiani. Partita comunque molto vissuta e supportata da una torcida da Maracanà. Peccato per chi se la è persa…
Non solo sport: Dolcenera e Rangerettes. E poi appuntamento a Bologna
Lo spettacolo ha avuto la sua parte con la performance musicale di Dolcenera, e di 47 splendide cheer leaders professionali, le Rangerettes del Kilgore College, molto note in USA e spesso ad esibirsi in partite di NFL e College. Un po’ di nostalgia ha velato gli spalti quando sono stati introdotti nella Hall Of Fame tre grandi del football anni ’80 e ’90. Jerry Douglas, coach dell’ultima nazionale campione d’Europa (1987). Mauro Dho, il runner più prolifico della massima divisione di sempre. Mario Panzani, il ricevitore recordman di tutti i tempi.
Se da una parte il football dei campionati domestici va in vacanza, dall’altra il testimone passa a Bologna dove, dal 29 luglio al 4 agosto si svolgeranno i campionati Europei juniores per nazionali (under 19) che vedranno 8 paesi impegnati. Insomma una bella festa che conferma il valore aggregativo del football, sport positivo ed educativo che si sta riguadagnando una popolarità che sembrava avere perso. Soprattutto a Milano, “capitale della palla-lunga-un-piede!”.
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