7th

Ottobre

ISS allarme sovrappeso: adulti italiani sempre più sedentari

Adulti italiani sempre più sedentari e in sovrappeso. Più della metà degli ultra65enni fa attività fisica leggera ma 1 su 10 ha problemi di deambulazione. I dati dello studio coordinato dall’ISS

Allarme sovrappeso. Scarsa attività fisica, poca frutta e verdura in tavola e in lotta con la bilancia. La fotografia scattata dai Sistemi di sorveglianza Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) coordinati dall’ISS. Uno studio sulla popolazione 18-69 anni e sugli ultra 65enni.

Una pubblicazione che avviene dopo i difficili mesi del lockdown a causa del Coronavirus. Il segno di un impegno importante da parte dei dipartimenti di prevenzione sul territorio anche in questo momento di particolare difficoltà sul sistema sanitario. La sedentarietà è più frequente all’avanzare dell’età fra le donne e fra le persone con uno status socioeconomico più svantaggiato, per difficoltà economiche o basso livello di istruzione.

Secondo i dati relativi a peso e altezza 4 adulti su 10 sono in eccesso ponderale, secondo un aggiornamento dell’estate 2020. Tre in sovrappeso e 1 obeso. L’alimentazione è carente di frutta e verdura. Per quanto riguarda il consumo di alcol, tra il 2016 e il 2019, meno della metà degli adulti in Italia, fra i 18 e i 69 anni, dichiara di non consumare bevande alcoliche. Una persona su 6 ne fa un consumo a “maggior rischio” per la salute, per quantità o modalità di assunzione. Ancora, all’allarme sedentarietà e sovrappeso si aggiunge l’alto il numero di fumatori. Un italiano su 4, nella fascia d’età 18-69 anni, non rinuncia alle sigarette.

Facciamo poca attività fisica con l’avanzare dell’età

Camminare fuori casa è l’attività maggiormente praticata tra quelle di svago. Ben oltre la metà degli intervistati (61%) ha riferito di aver fatto una passeggiata a piedi o in bicicletta. I dati ci dicono anche che circa l’11% degli intervistati ha problemi nella deambulazione.

Il consumo medio giornaliero di frutta e verdura fra le persone ultra 65enni non ha raggiunto la quantità indicata dalle linee guida per una corretta alimentazione. A questo link lo studio completo.

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