Consigli per un brunch nel fine settimana, tra chef stellati, sapori nordici e soluzioni “healthy”. E c’è anche la versione pomeridiana
Fino a qualche anno fa il brunch era guardato con sospetto da una buona fetta di foodies milanesi (e in generale italiani). Superate le reticenze, questo momento di consumo, che si posiziona tra la colazione e il pranzo, è stato sdoganato dai locali e in men che non si dica è diventato un trend. Milanodabere.it ha selezionato per voi cinque posti dove vivere questa esperienza sempre più gourmet.
Château Monfort
Rubacuori è il ristorante dell’hotel pentastellato di Corso Concordia che si propone, esclusivamente la domenica, di rubarvi l’appetito saziandolo con un menu firmato dallo chef Domenico Mozzillo. I piatti cambiano ogni mese e spesso e volentieri fanno direttamente riferimento a una regione italiana e alle sue personali e apprezzate tipicità gastronomiche. Il costo a persona è di 40 euro, che si dimezza per i bambini al di sotto dei 10 anni.
Per gli attenti alle materie prime, attenti ai mesi dell’anno e che trovano insensato consumare un carciofo o uno spinacio durante il periodo estivo
Hotel Gallia
Prende le distanze dal sunday brunch di anglofona matrice, l’appuntamento domenicale del noto hotel in Piazza Duca D’Aosta. Organizzato ogni ultimo giorno della settimana, il brunch dell’albergo rivendica tutta la sua italianità con piatti tipici della tradizione nostrana. E soprattutto a garantire la qualità sono le tre stelle Michelin appese alla giacca dei due chef consulenti del progetto, ovvero i fratelli Enrico e Roberto Cerea, mentre sempre due fratelli cuochi, in questo caso Vincenzo e Antonio Lebano, concretizzano tutte le idee in piatti da consumare, alternandosi ai fornelli della cucina della lounge posizionata sulla terrazza al settimo piano del Gallia. Costo fisso del brunch è di 65 euro, vini esclusi.
Per chi non si accontenta e nemmeno dall’alto vuole rinunciare ai piatti apprezzati dai critici della guida Michelin
Bjork Swedish Brasserie
Il bistrot dei vichinghi ha deciso da poco di “anticipare” il suo brunch e proporlo il sabato, anziché la domenica. Appuntamento per palati forti? Diciamo per chi privilegia i sapori pungenti, considerando che il menu prevede una serie di piatti tipici del Nord Europa. Sedetevi, evitate di pronunciare il nome di ogni singola portata (parole astruse per noi italiani) e ordinate con tutta calma seguendo il vostro istinto. La chef del locale, Rebecca Varjomaa, consiglia di assaggiare lo Smörrebröd (pane e pesce o carne affumicata) e lo Laxpudding praticamente un mix di patate e salmone. Il costo varia a seconda delle ordinazioni.
Per curiosi di “nuovi sapori” e appassionati di fiordi e aurore boreali
Diana Majestic
Per i suoi 110 anni di vita il noto albergo si è voluto regalare non uno bensì due brunch, rispettivamente al sabato e alla domenica. Nel primo, chiamato Saturday Detox, emerge l’aspetto “healthy” con una serie di portate ideate dallo chef Paolo Croce che, al ricco buffet di verdure di stagione, abbina piatti a base di cereali e quinoa, da consumare sorseggiando freschi smoothies e centrifugati di frutta. Il secondo appuntamento, invece, sposa una moda molto americana, vale a dire quella del Drunch, una versione serale del brunch (dalle 17.30 alle 22), che si situa a metà strada tra la cena e il pranzo, con la ferma intenzione di variegare il più possibile il menu, in maniera tale da accontentare una clientela in cerca di sapori diversi.
Per chi non rinuncia all’atmosfera ‘milanese’ e vuole un brunch saporito, senza mettere a rischio la prova costume
CrudoCotto Rovagnati
Aperto da qualche mese il nuovo format ristorativo di proprietà del produttore brianzolo di salumi, propone il sabato cinque diversi menu. Quello a base di Pancake (17 euro) con tre portate accompagnate con salmone, uova e bacon e variante dolce. La soluzione Burger (23 euro) propone invece due panini con carne di manzo e uno con pollo. Con Bagel (17 euro) si delizia il palato con portate che accompagnano il noto pane della tradizione ebraica, mentre sono quattro le diverse insalate che arricchiscono il menu Salad (19 euro). Infine, l’ultima variante di brunch del locale, chiamata Eggs, propone tre piatti con uova cucinate rispettivamente all’occhio di bue, strapazzate e come omelette farcita.
Per coloro che un brunch deve sempre saziare e regalare emozioni al palato: da quelle più semplici a quelle più elaborate