Internazionalizzare le imprese marittime partendo dalla domanda. Luigi De Falco parla dell’innovativo progetto di Marea Azzurra
Dopo la digitalizzazione, la sostenibilità ambientale e il recruiting, Marea Azzurra, il business HUB della Blue Economy di proprietà di di H2biz e del Gruppo Lauro, ha presentato al mercato il quarto progetto di filiera dedicato al settore marittimo: l’internazionalizzazione. Un progetto strategico che vede coinvolte tutte le 180 imprese marittime aderenti a Marea Azzurra che sono state divise in tre cluster (compagnie di trasporto passeggeri/trasporto merci; cantieri navali e sub-fornitori navali; operatori logistici portuali), ciascuno caratterizzato da specifiche esigenze di proiezione sui mercati esteri.
Intervista a Luigi De Falco
Luigi De Falco, il presidente di H2biz che ha la delega all’internazionalizzazione per Marea Azzurra, ci ha spiegato gli obiettivi e i vantaggi del progetto di internazionalizzazione della filiera:
“L’internazionalizzazione è sempre stato un obiettivo strategico di Marea Azzurra. Insieme al Gruppo Lauro abbiamo sviluppato un percorso di internazionalizzazione innovativo che parte dalla domanda sui mercati esteri per poi adeguare l’offerta di prodotti e servizi e la struttura (risorse umane, competenze e tecnologie) degli operatori marittimi. In questo modo le imprese aderenti al progetto potranno massimizzare in tempi brevissimi la proiezione sui mercati internazionali avendo da subito delle controparti (acquirenti) con cui interagire”.
Che ruolo ha H2biz nello sviluppo di questo innovativo progetto?
“H2biz, che opera da oltre 15 anni su 42 mercati gestendo gli approvvigionamenti di oltre 5.000 aziende committenti, ha raccolto la domanda di prodotti e servizi per ogni cluster in cui è stato suddiviso l’ecosistema marittimo e l’ha trasferita ad un network di consulenti altamente specializzati in internazionalizzazione. I consulenti hanno sviluppato una strategia di adeguamento dell’offerta alla domanda per ogni singolo operatore marittimo che ha aderito al progetto.”
Operativamente, come pensate di coinvolgere gli imprenditori marittimi?
“Un team di fornitori di servizi e soluzioni (dal credito all’export al marketing, dalle soluzioni tecnologiche al supporto alla creazione di una rete di distributori per i cantieri navali e di partner per le compagnie di trasporto passeggeri e merci, etc.) lavorerà fianco a fianco agli imprenditori marittimi per supportarli nel percorso di internazionalizzazione sulla base delle indicazioni sviluppate dai consulenti. Una catena di partner che garantiranno alle imprese marittime una proiezione sui mercati esteri veloce ed efficace. Abbiamo puntato sulla concretezza portando a valore l’esperienza accumulata in tanti anni di operatività sui mercati”.
Qual è l’esigenza principale che avete riscontrato?
“L’esigenza principale di chi investe in internazionalizzazione è acquisire nuovi clienti su nuovi mercati in tempi brevi e noi abbiamo voluto rispondere anzitutto a questa esigenza primaria, tagliando tutto il superfluo. Abbiamo ricevuto tantissime adesioni al progetto da parte degli operatori marittimi. In questa fase stiamo completando il network di fornitori di servizi e soluzioni per garantire agli armatori la capacità di rispondere a qualsiasi esigenza operativa”.