Giorgio Armani, un grande creatore, dotato di particolare saggezza
A partire dall’abito destrutturato che Giorgio Armani disegna per Richard Gere in American Gigolò nel 1980, nella moda si volta pagina. Giorgio Armani diventa icona di stile per molte star del cinema perché tutto diventa morbido sull’uomo, accarezza il corpo e lo rende più affascinante, attuale, moderno.
Le giacche maschili disegnate da lui diventano un must anche per tutte le donne in carriera, soprattutto in America. Non c’è manager importante a New York, uomo o donna che sia, che non abbia nella sua elegante cabina armadio un paio di completi di “Re Giorgio”, così ormai definito in tutto il mondo per la sua abilità, perseveranza, passione per il lavoro.
Ma c’è di più: quando la donna indossa gli abiti da sera dell’alta moda disegnata da Armani, diventa tutt’uno con l’abito stesso e con i suoi delicati ricami, si fonde e diventa una silhouette unica e raffinata.
In pieno lockdown Giorgio Armani ha però pubblicato una lettera in cui denunciava il declino dell’intero sistema moda. “Una riflessione su quanto sia assurdo lo stato delle cose, con la sovrapproduzione di indumenti e un criminale non allineamento tra il tempo e le stagioni commerciali, è coraggioso oltre che necessario”. La famosa testata americana WWD, cui la lettera era indirizzata, così titolava: “The designer praises a slower fashion movement and plans to realign collections with seasons in stores”.
In effetti ancora una volta il pensiero di Giorgio Armani avvia un’altra svolta epocale nel sistema moda: “Il declino del sistema moda come lo conosciamo, è iniziato quando il segmento del lusso ha adottato il metodo operativo del fast fashion, imitando il ciclo di distribuzione senza fine di quest’ultimo nella speranza di vendere di più, dimenticandosi che il lusso ha bisogno di tempo per essere raggiunto e per essere apprezzato” ribadisce lo stilista.
E conclude: “Il lusso non può e non deve essere veloce.”
Non ha senso per una delle mie giacche o completi stare in negozio per tre settimane prima di diventare obsoleti, rimpiazzati poi da nuovi prodotti che non sono poi così diversi … un attento e intelligente rallentamento è l’unica soluzione, una strada da percorrere per riappropriarsi del valore del proprio lavoro, che potrebbe far percepire ai clienti la sua vera importanza e valore“.
di Paolo Brambilla