Dopo aver esplorato la notte attraverso l'obbiettivo della reflex di Zeno Cosini, abbiamo chiaccherato con lui della città: Milano è un argomento imprescindibile se si parla di nightlife, perché è le sue strade e i suoi locali sono l'ecosistema in cui ci muoviamo e viviamo.
Secondo te a Milano c'è una proposta notturna qualitativamente e quantitamente proporzionata?
“Sì. Non possiamo pensare di avere in una città di un milione di abitanti e poco più la stessa scena di città 78 volte più grandi come Londra o New York e con una tradizione infinitamente più cosmopolita”.
Quindi la situazione non è così drammatica come spesso viene dipinta…
“A Milano e in Italia le piccole realtà che possono dare luogo al fiorire di eccellenze qualitative come all'estero hanno dimensioni che non raggiungono il numero minimo e indispensabile per proliferare a livello economico. Questo non significa che reputi le serate a cui lavoro e che frequento qualitativamente povere, esistono realtà che combattono ogni settimana per mantenere la città viva.
Purtroppo da qui a dire che a Milano hai l'imbarazzo della scelta c'è una bella differenza. Abbiamo parecchia strada da fare complici le cattive politiche giovanili e verso l'arte, l'atteggiamento ottuso, proibizionista e discriminatorio dei singoli individui e delle istituzioni”.
Dovendo dare un giudizio, da 1 a 10, a Milano…
“8”.
Direi di passare ai nomi. Quali sono le location o le serate (visto che molto spesso è il dj e l'organizzazione che fanno la differenza) che ti piacciono?
“Ultimamente appena possibile mi piace assistere agli spettacoli burlesque che si tengono al Connie Douglas o all'Apollo Dancing, sono come una boccata d'aria. Tra le nuove serate posso consigliare Polyester, al Toilet Club, i dj che troverete alla consolle sono due veterani della scena: Black Candy e Donut. Proprio ieri sera (4 aprile 2010, ndr) sono andato a scattare foto alla one night revival del Rainbow a Il Sottomarino Giallo. È stata una serata riuscita alla perfezione, spero prendano in considerazione l'idea di ripetere. Giovedì 8 (aprile 2010, ndr) prende il via un nuovo party all'Alchimia, si chiama Le Boudoir e ci ingolosisce con le performance di Miss La Mousse. Peccato abbia chiuso SQUAT! al Set Club“.
Qual è una città estera che ritieni all'avanguardia dal punto di vista della nightlife? Non solo per le serate ma anche per concerti e proposte culturali.
“Londra, anche se ora tutti direbbero Berlino. Londra è davvero interessante, sotto ogni punto di vista. Ho visto le situazioni più incredibili e ho vissuto gli aneddoti più memorabili. Come quella volta che ho rischiato la rissa con un barbone o quando dormivamo a Redchurch con i topi che ci scorrazzavano vicino. Bei ricordi insomma”.