Ci sono persone che crescono con l’idea di un futuro prossimo, oppure folgorate in giovane età scelgono presto il cammino del futuro. Molti bambini al crudele quesito “cosa farò da grande?” rispondono “l’astronauta”. Tobor Experiment alias Giorgio Sancristoforo l’ha fatto diventando l’astronauta della musica, ricercandone le origini in uomini di fisica e, per sua definizione, incarnando quella parte di nerd che spesso è associata con l’elettronica. Il risultato è Tech Stuff concepito dal canale QOOB, ed è una ricerca fruibile anche a noi mortali non orbitanti nello spazio elettronico, dove fra chi ha inventato cosa e passioni nate sui dischi si spiega una musica in continua evoluzione.
Nella tua introduzione spieghi come tu ti sia avvicinato all’elettronica da bimbo, grazie anche all’idea dello spazio che può avere chi sogna ad occhi aperti.
“E’ vero, ogni volta che mi domandavo perchè sono un nerd che ama l’elettronica mi ricordavo di quando ero ragazzino e ho scoperto i dischi incredibili di mia sorella, li ho consumati, lasciandomi influenzare dalla fantascienza in tv e nei libri, dove c’era l’aspetto giocoso della tecnologia. Naturalmente il brainstorming della musica anni ’70 ha influito molto, portandomi a coltivarla fino a insegnarla da tecnico del suono.”
Questo dvd+libro è ricco di perle e spiagazioni sulla nascita ed evoluzione dell’elettronica. E’ uno strumento per tutti o per addetti ai lavori?
“E’ dedicato a chi fa musica ma anche a chi l’ascolta. L’ho scritto in modo comprensibile a tutti, non ho usato un linguaggio tecnico, quale quello matematico che ben espone le funzioni tecnologiche, ma allo stesso tempo ho voluto sfatare il falso pregiudizio che la musica tecnologica fosse facile da fare e fosse improvvisata. Dietro alle macchine ci sono persone esperte che hanno una cultura musicale necessaria per poi sperimentare.”
Il futuro dell’elettronica è sempre un razzo lanciato in corsa?
“E’ difficile prevedere il futuro dell’elettronica, specie oggi che si ha la tendenza a rileggere il passato come revival, vedi con la musica degli ultimi 20 anni. Credo che si evolverà il metodo di ascolto con nuovi strumenti, che è il passo successivo a quello che è successo con l’home theatre nei cinema. Nei club succederà più in là perchè dovranno essere rivisti gli ambienti stessi.”
Uno dei capitoli è dedicato alla musica generativa, una disciplina complessa e vitale per l’elettronica. Qual’è il limite e l’importanza della musica generativa?
“Non è ancora diventata materia di studio, servono software e ottimi conoscitori di teoria musicale. E’ un computer autonomo dove sarà possibile cambiare continuamente creazione, avrà un ruolo molto importante per la musica ambient e poi andrà oltre, ma ci vuole tempo.”
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