Polly Rae ha sedotto e ammaliato il pubblico del Regno Unito con il suo Burlesque. Colorito pallido, capelli rossi, trucco accesso e forme abbondanti in un corpo sinuoso e morbido. Così si presenta negli show, dove canta dal vivo, balla con coreografie seducenti, mai volgari e molto ironiche. La intervistiamo, fra pailettes, piume di struzzo e tanta cipria, che fa molto diva d'altri tempi…
Come si diventa regina del Burlesque? Svelaci qualche segreto…
“Ho iniziato la mia carriera in questo mondo 5 anni fa per caso. Vidi un annuncio per lezioni di Burlesque con Jo King alla The London Academy of Burlesque. Nel mentre studiavo danza a Londra. Dopo il corso abbiamo iniziato a fare spettacoli nei cabaret di Soho, con una troupe di ragazze. Più lavoravo e più cresceva in me la passione per quest'arte. In poco meno di 5 anni siamo passate dai piccoli club di Londra al mitico Hurly Burly Show, diretto dal famoso producer Wiliam Baker. Sono felice di lavorare ancora con lui e con il suo incredibile team, che mi ha aiutata a migliorare. Il secreto per essere una brava performer è la fiducia, la passione e la connessione con il pubblico”.
Milano si è aperta al mondo del Burlesque: qual è il livello degli spettacoli proposti? Le location migliori?
“È meraviglioso che il Burlesque stia crescendo a livello internazionale, soprattutto in Europa. Per me è un piacere venire a Milano, perchè questo show qui è ancora relativamente nuovo. Quindi è un brivido sorprendere le persone che non lo hanno mai visto prima. Il livello sta sicuramente migliorando e le ragazze sono sempre più preparate: sanno che non basta indossare un corsetto per essere brave. La creatività e i costumi italiani sono meravigliosi e aiutano moltissimo.”
Quanto pensi possa durare il fenonemo Burlesque in Italia? Potrebbe essere solo una moda del momento?
“La mia esperienza in Italia è fantastica, sembra esserci sempre stata una cultura vintage. Sono convinta che il Burlesque non svanirà. Anzi, crescerà sempre di più. Per me non si tratta solo di una moda passeggera: è un qualcosa che accompagna tutta la vita”.
Ci sono icone italiane degli anni Venti o Trenta a cui ti ispiri? O fai riferimento solo alle belle americane?
“Non mi ispiro unicamente alle americane, adoro Sofia Loren che ancora oggi è davvero bellissima”.
Le altre regine del Burlesque?
“Ci sono diverse performer molto brave sia in Italia che all'estero che emergeranno. Io adoro Michelle L'amour e Dirty Martini, note negli Stati Uniti. Mentre, nel Regno Unito, emergono Vicky Butterfly, Kitty Bang Bang e Miss Laurie Hagen, che lavora con me all'Hurly Burly Show”.
Il pubblico del Burlesque com'è? Le donne lo amano? Gli uomini colgono il lato di erotismo patinato e ironico?
“Il mio pubblico è soprattutto femminile, ma sono seguita da molti uomini, non solo gay! Le donne amano particolarmente il Burlesque, perchè celebra la femminiltà che spesso loro stesse dimenticano. Gli uomini colgono il lato ironico: vedono la donna sexy, ma sanno anche riderci sopra”.