È una vera gioia andare alla scoperta del territorio veneto. Perché ovunque tu vada, hai il piacere di parlare con persone che conoscono a pieno la propria terra. Nel senso più vero del termine. Le loro mani raccontano gioie e dolori del mondo enogastromico. E dai loro discorsi si percepisce l’attento valore che attribuiscono all’evoluzione del mondo economico. Senza presunzioni e con il desiderio di dare il meglio al loro amato Veneto. Sarà anche per questo motivo, che tale regione conta ben 19 strade dei sapori (16 del vino e 3 dei prodotti tipici). Dalla più antica nata nel 1966 (la strada del Prosecco e Valdobbiadene, in origine “strada del vino bianco”) alla più giovane (strada del Montello e Colli Asolani) riconosciuta nel 2007.
DAL LAGO AL MARE – 19 strade, che coivolgono cinque province: Verona, Vicenza, Padova, Treviso e Venezia. E numerose cantine da porter visitare, dove non di rado le degustazioni sono anche gratuite. Strade che si snodano zigzagando dal Lago di Garda fino al Mare Adriatico, passando per il fiume Piave. Si parte dal veronese (con sette percorsi), per poi salire sul vicentino (quattro tour), scendere nel padovano (due strade), risalire sul trevigiano (cinque strade) e riscendere nel veneziano (con i cosidetti vini dei Dogi). Viaggi attraverso le viscere di un Veneto tutto da scoprire, tra luoghi nascosti, inedite meraviglie artistiche ed emozionati paesaggi. Ecco così che il vino diventa fine e mezzo per la conoscenza, per un turismo cultural-enogastronomico. Ricordandoci che il Veneto non è solo il balcone di Giulietta o Piazza San Marco.
DA OVEST… – A confine con il Lago di Garda sono collocate le strade del Valdadige Terradeiforti, Bardolino e Bianco di Custoza. Spingendoci più in avanti ecco quelle del Valpolicella, Soave, Arcole e del riso Vialone Nano ipg. L’uva durella, la più tipica dei Monti Lessini, è quella che unisce le produzioni del veronese e del vicentino. Ecco dunque che si giunge sulla strada del Lessini Durello, in asse con quella del Recioto e dei Colli Berici. Chiude con dolcezza i percorsi del vicentino la strada del Torcolato (ottenuto da uve vespaiola appassite) e vini di Breganze. Una volta raggiunte queste zone, non rinciate al fascino di una visita alla città di Vicenza, elegante salottino a cielo aperto, culla delle geniali opere architettoniche del grande Andrea Palladio. Meta di benessere termale e scrigno di capolavori artistici dal valore inestimabile, quali la cappella degli Scrovegni, Padova invita l’enoturista a passeggiare fra le terre del vino Colli Euganei e Friularo.
… A EST – Pennellate di violacee e bianche sul confine Padova-Treviso. Sono quelle della strada del radicchio rosso di Treviso e variegato di Castelfranco. Andando più su ritroviamo i nettari di Bacco, in una brioso valtzer fra sorsi Montello, calici di Prosecco doc o Valdobbiadene docg. Ed ancora nel trevigiano una seconda specialità gastronomica si fa avanti diventanodo strada dei sapori: è quella dell’asparago bianco di Cimadolmo. Ricchissima ed estesa è la strada Vini del Piave, che volge sul veneziano. Intorno al fiume vigneti di cabernet, carmenère, chardonnay, merlot, pinot bianco grigio e nero, raboso piave, tai e veduzzo trevigiano. Ed in ultimo, eccoci vicinissimi al mare. Sulla strada dei vini Lison-Pramaggiore. Una visita anfibia, fra acqua e terra. Da non perdere, le degustazioni in barca, navigando sui fiumi Rivezza e Tagliamento e visitando così la tranquilla laguna di Caorle, ritratto a cielo aperto di un’Italia poco conosciuta, di pescatori veneti che vivevano nei casoni, antiche abitazioni a forma di capanna costruite solo in legno. Buon viaggio e prosit!