La storica pizzeria Spontini ha aggiunto una pedina all’appetitoso scacchiere milanese. E così, accanto alle roccheforti di corso Buenos Aires, viale Papiniano e via Marghera, ecco che ha preso forma il quarto fragrante fortino meneghino: in via Cenisio 37, ad angolo con piazza Diocleziano. In una zona in pieno fermento ristorativo.
Ad annunciare la nuova apertura? Trentacinque autobus, pronti a viaggiare per le vie cittadine (fino al 28 settembre), indossando (sotto i finestrini e sul maxi retro) l’immagine spontiniana. Anche se, poi, riconoscere la novella location è semplice. Questi gli indizi. Fuori: un bel dehors e la stessa insegna vintage che ricorre dal lontano anno di nascita 1953. Con le scritte in neon bianco soffiato a mano che, su sfondo rosso, si tingono di rosa. Dentro: sale e salette disposte su 300 metri quadrati, per un totale di 180 posti a sedere. Infine lui, il grande forno a legna ricoperto di lucide mattonelle rouge. Da dove esce il mitico “triangolo” soffice e croccante alla base, grazie al velo d’olio di soia versato nella teglia, che consente alla pizza di sfrigolare.
Un prodotto, pardon monoprodotto, preparato seguendo la ricetta di sempre: acqua di Milano, farina di grano tenero 00, polpa di pomodoro made in Emilia, mozzarella fiordilatte del Pavese, acciughe, origano, sale e pepe. Ingredienti semplici e di qualità, per un trancio dalle caratteristiche uniche e irripetibili. A concorrere al risultato? Indubbiamente le padelle in alluminio martellato, di 50 centimetri di diametro. “Già da mesi sottoposte al rituale dell’infornare e dell’incidere col coltello al momento del taglio. Perché solo così l’olio si distribuisce uniformemente, favorendo una cottura omogenea“, come spiega Massimo Innocenti, amministratore della Spontini Holding.
La pizzeria di via Cenisio è aperta tutti i giorni. A pranzo: dalle 11.45 alle 14.30. A cena: dal lunedì al venerdì, dalle 18 alle 23.30; il sabato, dalle 18 alle 24; e la domenica, dalle 18 alle 23. Il trancio normale costa 5 Euro e quello abbondante 5,50 Euro. Il trancio d’asporto, invece, va a peso, e il prezzo è di 9,50 al chilo.