11th

Gennaio

The Hospital, for Members’ Only

Members’ Only. Ovvero, per soli soci. Fenomeno di lunga tradizione, la moda dei members’ club domina anche tra le ultime generazioni dell’attuale scena londinese. Così accanto agli storici circoli come il Reform, immortalato anche nel film originale Il giro del mondo in 80 giorni, si contano a decine i moderni club privati. Di questi, unico nel suo genere è The Hospital (24 Endell Street). Ex ospedale (da cui il nome) poi fabbrica di vetri, occupa i sette piani di un edificio di epoca vittoriana, a Covent Garden, zona bohemien e di artisti per eccellenza. Cosa lo rende speciale? Si tratta del primo club nato per soli artisti: sono ammessi (con quota annua di 550 sterline) creativi emergenti nei vari settori, dalla moda alla musica, dal design alla comunicazione. L’idea per The Hospital è venuta a Dave Stewart, musicista noto come l’altra metà degli Eurythmics, e a Paul G. Allen, co-fondatore di Microsoft. Insieme hanno creato questa speciale clinica dell’ingegno che intende scoprire e supportare meritevoli talenti creativi, per poi produrre e lanciare il loro lavoro. La struttura, dal design contemporaneo, ospita sale cinematografiche, studi televisivi e d’incisione discografica che hanno fra gli habituè Rem e Radiohead, bar lounge, ristoranti, salottini per incontri di lavoro, e un’art gallery dove ha già esposto l’artista inglese, Damien Hirst, capofila dello YBAs, gruppo per eccellenza che riunisce i Young British Artists.

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