A Shanghai il futuro è verde. Almeno nelle intenzioni. Appena inaugurata sotto un cielo illuminato da scenografici spettacoli pirotecnici, l’Expo 2010 opitata nella più opolosa città cinese, ha infatti per tema Better City, Better Life, ovvero Città migliore, Vita migliore. Dopo i Giochi Olimpionici di Pechino 2008, la Cina si apre al mondo e punta sull’ecologia.
Una sfida ambientalista di dimensioni titaniche come dimostrano i numeri, per quella che vuole essere l’edizione dei record. Basti pensare che 40 miliardi di euro sono stati spesi solo per le infrastrutture. Ad accogliere la manifestazione Ë infatti una città completamente rinnovata e riplasmata: attraversata da nuove linee del metrò, con un nuovo terminal per l’aeroporto di Hongqiao, una nuova veste per il lungofiume più celebre d’Asia, il Bund, per l’occasione allargato di quasi un chilometro e ingrandito del 40 per cento.
Sulle due sponde del fiume Huangpu, i 5,3 chilometri quadrati di area occupata dall’Expo riuniscono i padiglioni di 189 Paesi, più 57 organizzazioni, dove si prevede sfileranno qualcosa come 70 milioni di visitatori. Riflettori puntati su Shanghai per i prossimi sei mesi, quindi, in attesa che a stupire sia Milano, nel 2015.
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