10th

Ottobre

Sandro Puddu, un 2024 di musica

Il 2024 del dj producer sardo Sandro Puddu parte in modo esplosivo. Esce il 12 gennaio 2024 il singolo “Shut Up” su Acetone, l’etichetta di Maurizio Nari e Jens Lissat gestita con l’importante contributo di Steve Tosi. “Cita un successo del passato ed ha anche un sound funky house contemporaneo e coinvolgente. Ho deciso puntare su sonorità e ispirazioni più attuali, perché possa piacere anche ad un pubblico giovane, e l’idea è piaciuta” spiega Puddu. Specializzato in house immediata e potente, conosce i gusti di chi balla sin dagli anni ’90. Non solo ha fatto scatenare i locali più importanti in Sardegna e nella Riviera Romagnola. Negli anni ha messo insieme collaborazioni musicali importanti e una lunga esperienza come speaker, in emittenti di riferimento, in Sardegna e non solo. 

A cosa punti per il 2024 a livello musicale?

“La collaborazione con Acetone procede e, con Radio Studio Più, si fa strada l’idea di mandare i nostri mixati all’interno del programma Stargate. La mia speranza è che sia una annata prolifica. E’ un momento non semplice per la musica. Servirà fortuna”.

Perché secondo te è difficile? 

“Fermo restando che la funky house resterà il punto di partenza, sarà necessario scovare sonorità nuove ed alternative. Per evitare l’effetto ‘ripetizione’, inevitabile quando le produzioni sono tante”.

Acetone è una realtà che dà spazio alla vostra creatività ed offre agli appassionati sempre qualcosa di nuovo. In tutto questo lo spirito di gruppo resta cruciale.

“Il 2023 è stato costellato da belle esperienze e bei risultati. L’auspicio è ottenere il doppio di quei risultati e di migliorarli. Siamo in 5 e c’è affiatamento. Ci siamo incontrati tutti di recente al Teatro Verdi a Cesena. Siamo stati bene ed è stata un’ulteriore conferma della nostra sintonia e della totale convergenza sulle idee”.

Tra i tanti impegni, gestisci una scuola per dj in Sardegna.

“Ho 23 allievi. Sono tanti si dividono a scaglioni. Mentalmente sono già proiettato alla Winter Music Conference che si terrà come ogni anno a Miami, a marzo, dove saremo presenti tutti e 5. Per Acetone, tutti, mettiamo anima e corpo. Tra le tante belle novità c’è il nostro Acetone Radio Show ogni martedì sera in onda su Radio Studio Più, alle 20:30, all’interno del programma Stargate di Gianpiero XP.

Cosa vuol dire fare il dj e, soprattutto, produrre musica oggi? 

“Sono uno della vecchia scuola, so cosa sia un giradischi della Technics. Vado orgoglioso dei 10mila dischi in vinile. Possiedo una cultura musicale ampia, so dove attingere quando voglio arricchire un pezzo in maniera sensata e originale. Credo che ogni dj debba partire da questo, dalla musica, anche quella non dance, anche la classica, anche il jazz… tutto. Anche la natura è una fonte sonora d’ispirazione. Ad esempio, utilizzo nelle produzioni, a mo’ di tocco inconfondibile, il suono della campana sarda, che ho sentito durante una fiera e l’ho fatta riprodurre in carbonio. Anche gli strumenti che ho in studio vengono impiegati per nuovi spunti. Tutto questo, in chi comincia, magari con mezzi digitali, spesso non lo sento. Servirebbe un approccio diverso, magari delle conoscenze musicali più profonde. Non esiste solo la house. Molti incontrano ostacoli nella produzione, perché tanti pezzi del passato non li conoscono. Credo sia un peccato per chi si avvicina alla produzione musicale”.

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Redazione Milano da bere.

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