Il caro affitti è un problema da tempo, grazie ad alcune proteste se ne sta parlando molto recentemente. Tutto era iniziato con l’iniziativa di Ilaria Lamera, una studentessa del Politecnico che si era accampata davanti all’ateneo per manifestare contro il caro affitti a Milano. Poi la protesta si è estesa, ed ora il numero di studenti che si è associato è in continuo aumento, tanto che Palazzo Marino (il Comune di Milano) ha lanciato segnali di dialogo convocando i rettori delle università milanesi per un incontro. L’obiettivo è quello di pensare e possibilmente trovare una soluzione a quella che è diventata ormai una vera e propria emergenza: gli affitti insostenibili per gli studenti fuori sede.

L’incontro ha concretamente preso vita il 12 maggio. Tra gli altri è stato presente anche l’assessore alla casa di Regione Lombardia Paolo Franco. Il tema però non è nuovo per i rettori, che negli scorsi mesi avevano lanciato più volte l’allarme. All’appuntamento, voluto dall’assessore comunale alla casa Pierfrancesco Maran, è stato presente anche il sindaco Giuseppe Sala. Cinque gli studenti presenti, tra cui Ilaria Lamera, che ha precisato: “Non è la mia protesta, ma è la protesta di tutti».

Al recente Forum per l’abitabilità, Maran aveva lanciato l’idea di mettere un limite agli affitti turistici, in particolare a quelli temporanei a breve termine, tipo Arbnb.  E la protesta degli studenti con tanto di accampamenti ad oltranza pare essere arrivata anche in altre città, come ad esempio a Roma, dove il caro affitti è un problema molto sentito. 

La protesta degli studenti si è poi pian piano estesa a tutta Italia, coinvolgendo università di tutte o quasi le grandi città. A Milano gli affitti sono più cari che altrove, ma sia pure forse in tono un po’ minore, il problema c’è e non riguarda solo gli studenti, ma chiunque abbia bisogno di affittare un apparamento o una stanza.

(Antonello Leo)