14th

Marzo

Mare fuori

Perchè proprio “Mare Fuori” ? Vi siete mai chiesto il perché è stato scelto proprio questo titolo?

Oggi racconteremo questa storia, che oltre ad essere una storia realmente accaduta, per me ha tanti significati nascosti e mi trasmette moltissime emozioni e con noi ci sarà qualcuno che saprà rispondere ad ogni domanda in modo più dettagliato. 

Il nostro amico e colui che nella serie tv interpreta LINO, Antonio De Matteo. 

Mare fuori è una storia che racconta di questi ragazzi rinchiusi nel carcere minorile di Napoli, L’IPM. 

Ognuno di loro con reati differenti. All’interno del carcere si trovano anche due ragazzi, Carmine Di Salvo e Ciro Ricci entrambi figli di boss Mafiosi e soprattutto figli di due famiglie che tra di loro si odiano. 

All’interno dell’IPM la direttrice Paola, il comandante Massimo e l’agente penitenziario Lino, insieme al restante delle guardie cercavano di far capire ai ragazzi che pur avendo sbagliato in precedenza, uscendo da lì potevano cambiare vita. Insieme avevano “ creato una vera e propria famiglia”. 

Durante una sera in discoteca, Filippo, insieme ad altri suoi amici decidono di fare un gioco poco divertente e uno di loro morì. E così Filippo finisce in carcere. 

Filippo, un ragazzo benestante che non c’entra niente con i detenuti “ragazzi” dell’IPM, prova la sensazione di come se fosse atterrato in un altro pianeta, fa fatica persino a comprendere il loro linguaggio. Dagli altri detenuti del carcere veniva chiamato ‘O Chiattillo, che significa ‘figlio di papà’.

La prima persona a notarlo è Naditza, una zingara, che si trova all’interno del carcere perché quando era fuori, non voleva sposare chi aveva deciso suo padre (il matrimonio combinato) e quindi pur di non sposare il futuro marito decide di farsi arrestare. Con la sua amica di cella decide di fare un gioco: gli dice che avrebbe fatto innamorare Filippo per poi lasciarlo, ma tra i due nacque una reale storia d’amore.

Filippo  stringe un legame fraterno con Carmine che diventerà la sua spalla nel momento più difficile della sua vita. 

Carmine, adolescente, appartenente ad una famiglia camorrista di cui però non condivide né i principi e né le azioni, ha sempre cercato di allontanarsi dalla sua famiglia e ha sempre cercato di fare scelte diverse dalle loro. 

Sogna un futuro con la fidanzata Nina che durante la sua permanenza in carcere rimane incinta di una bellissima bambina, di nome Futura. 

Carmine veniva soprannominato ‘O Pieucuro” ovvero il codardo.  Aveva una lite costante con il suo rivale Ciro Ricci, il ‘boss’ all’interno dell’IPM. Ciro è figlio del boss camorrista Salvatore Ricci, ambizioso, vendicativo e diffidente. La sua ostilità nel voler essere come il padre lo porterà a voler uccidere Filippo e Carmine. 

Ma la lotta contro i due gli costerà la vita, Ciro viene ucciso da Filippo durante una rivolta messa in piedi proprio da Ciro.

Edoardo, amico e fratello di Ciro, essendo considerato il ‘numero due’ sarà proprio lui a prendere il posto di Ciro come ‘capo’ del penitenziario. Ha una grande passione per la poesia, ma purtroppo essendo sedotto dalla mafia non riesce a migliorare come persona.

Fidanzato con Carmela, dalla quale ha avuto un figlio che ha deciso di chiamare Ciro, in onore al suo grande amico. 

Dopo l’uccisione di Ciro, sua sorella Rosa Ricci finisce in carcere proprio perché voleva vendicare suo fratello e uccidere Carmine, ma le cose non sempre vanno come devono andare e Rosa finisce con l’innamorarsi di Carmine. Il problema più grande del loro amore erano le rivalità tra le loro famiglie. 

Decidono di nascondere tutto, ma certe volte quando i sentimenti sono forti non è così facile. 

Entra in scena anche un adolescente, Pino, soprannominato Pino ‘O Pazzo, amante dei cani, fedele a Ciro, irascibile, manesco e incapace di dominare le sue emozioni.  Durante il secondo arresto capisce che chi ha sempre odiato e criticato sono sempre stati gli unici che avrebbero potuto volergli bene, gli hanno fatto capire l’importanza dell’amicizia e dell’amore. Ha riscoperto di essere un ragazzo di un grande cuore e appunto per questo si innamora di una ragazza, Kubra.

E Io per ora mi fermo qua, facciamo continuare chi l’ha vissuta realmente questa serie tv. Antonio De Matteo. Ho deciso di fargli delle domande molto interessanti… andiamo a scoprirle insieme! 

  1. E’ STATO DIFFICILE INTERPRETARE IL TUO PERSONAGGIO LINO?

Interpretare Lino è stato al contempo difficilissimo ma anche una nuova vita. Questo personaggio non l’ho mai giudicato, ho cominciato a pensare alle sue malefatte dopo. Ero tanto incuriosito ad entrare in un personaggio che potevo esplorare ed è cominciato un viaggio che spero finisca il più tardi possibile, un po ‘di difficoltà ci sono state, la difficoltà sta nel riportare l’umanità.

Un monitor costante, un personaggio che mi porterò per sempre.

Mi ricorda cosa può succedere se consapevolmente decidi di prendere una strada, non sbagliata o giusta ma oscura o facile. 

  1. DESCRIVI IN UNA PAROLA IL TUO PERSONAGGIO

Io lo descrivo così, con la parola FRAGILITA’.

  1. RACCONTAMI IL SIGNIFICATO DEL TITOLO MARE FUORI, IL PERCHE’ E’ STATO CHIAMATO COSI E COSA VUOLE SIGNIFICARE 

Mare Fuori è la libertà, perché il mare è caos, vita, rappresenta l’imprevedibilità. 

E’ stato chiamato così perché è fuori dalle mura del carcere minorile e come possiamo vedere è lì a un passo, che ti guarda, ti osserva, ti cura e certe volte ti redarguisce se non stai attento. 

Vuole trasmettere, a mio avviso, la tanta bellezza che puoi osservare da dietro le sbarre, che ti ricorda allo stesso tempo di prenderti le tue responsabilità e sfruttare al meglio quelle nuove che stanno arrivando. 

  1. RACCONTAMI UN ANEDDOTO INTERESSANTE CHE HAI VISSUTO DURANTE LE RIPRESE DELLA SERIE TV 

Ce ne sono centinaia.. uno che mi ricordo di più, è riferito ad uno dei ragazzi  dedito ad un lavoro profondo del suo personaggio, ha chiesto di poter rimanere a dormire dentro l’IPM per due notti dentro alla cella d’isolamento, è stato un lavoro sia umano e allo stesso tempo per capire cosa significa la privazione totale della libertà. 

Un altro aneddoto, meno pubblico, hanno come comun denominatore la dedizione di tutti gli attori, colleghi, amici e famiglia: Adesso che mi hanno insegnato e mi hanno dato speranza in questo mestiere, prima di Mare Fuori stavo per mettere da parte la recitazione invece, oltre alla chiamata che mi ha ridato vita, c’è stata questa conoscenza di persone che erano dedite a questo mestiere tante quanto me… se non di più. 

[ Antonio De Matteo nelle vesti di Lino] 

Tutto ciò fa capire che oltre alla visione semplice di una serie tv c’è di più..

Ti fa capire quanto una persona ci mette costanza, passione e dedizione nel riuscire ad interpretare il suo personaggio. 

Alcuni di loro non hanno neanche mai studiato recitazione, o fatto qualcosa nel mondo della tv, questi ragazzi, ognuno di loro aveva la determinazione e soprattutto l’amore per ciò che stava facendo.

Hanno saputo lasciarci e insegnarci qualcosa. Nella vita si può sbagliare, ma l’importante è accorgersi di quello che c’è fuori e che le seconde possibilità possiamo averle tutti, l’importante è sapersela giocare fino in fondo. 

Fate sempre quello che amate fare, inseguite i vostri sogni e i vostri obiettivi e vedrete che sarete soddisfatti di voi stessi e ogni cosa che vorrete fare, la farete con amore! 

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