In base a recenti ricerche, commissionate da Facile.it agli istituti mUp Research e Bilendi, emerge che, negli ultimi due anni, su 7,3 milioni di italiani che sono ricorsi alla chirurgia estetica, il 30% ha meno di 25 anni. Inoltre, gli uomini hanno sostenuto una spesa del 28% in più rispetto alle pazienti donne.
Abbiamo chiesto ai chirurghi estetici e plastici Andrea Spano e Alessia Glenda Buscarini, https://www.instagram.com/spano.buscarini.theclinic?igsh=MXY1Mm9mMnE0bzQ4bA==
fondatori e titolari dello studio “the Clinic”, a Milano, in San Babila, di commentare il fenomeno.
Il dottor Spano ha iniziato il suo percorso a Milano al San Raffaele, poi a Multimedica, al Galeazzi e poi all’istituto Nazionale dei Tumori. Ha trascorso poi due anni nel reparto più forte d’Europa per la chirurgia plastica (a Gand, in Belgio). Tornato in Italia, è diventato dirigente all’Istituto dei Tumori mettendo a punto complicate tecniche di ricostruzione microchirurgica del seno, del volto e del corpo. E’ stato consulente per molti anni sia del Pini, del Galeazzi e del Besta; nella sua carriera ha effettuato 20 mila interventi. Si occupa principalmente di chirurgia estetica (seno, viso, corpo) ma anche di chirurgia plastica funzionale e di chirurgia ricostruttiva post-oncologica, oltre che di medicina estetica e trattamenti non invasivi.
La dottoressa Buscarini, subito dopo la specializzazione, si è indirizzata verso il mondo della chirurgia e medicina estetica perfezionandosi, oltre che negli ospedali Humanitas, Fatebenefratelli, Ieo, a Padova e nei prestigiosi reparti di chirurgia plastica in Belgio e a Barcellona. E’ esperta in tutta la chirurgia e medicina estetica non invasiva ed esperta di macchinari di ultima generazione, laser di tanti tipi diversi, ultrasuoni, radiofrequenza medicale, laserlipolisi.
Potete commentare il fenomeno e dirci quali sono gli interventi più richiesti e cosa spingono i giovani a ricorrere alla medicina estetica?
Dottoressa Buscarini «Negli ultimi anni sono sicuramente aumentate a dismisura le richieste delle giovanissime, però sempre maggiorenni, per la chirurgia estetica. Questo fenomeno è dovuto principalmente alla crescita dell’utilizzo dei social che crea sempre più il desiderio di uniformarsi e di ricorrere alla medicina e alla chirurgia estetica per appararire più belli davanti allo schermo del telefono. Purtroppo, questo fenomeno porta alla richiesta di risultati uniformizzati che non corrispondono sempre alla soluzione giusta per ogni persona che dovrebbe invece valorizzare i propri lineamenti ed essere trattata quindi attraverso un percorso personalizzato in quanto unica e diversa».
Dottor Spano; «Gli interventi più richiesti restano sempre quelli al seno (l’aumento con protesi o mastplastica additiva), la chirurgia dello sguardo (blefaroplastica) e il rimodernamento della shilouette (sia mediante liposuzione che con tecniche non invasive come Sculpsure). Confermo che sono cresciute anche le richieste del pubblico maschile anche se difficilmente potranno superare quelle del gentil sesso, gli uomini da parte loro hanno ancora in molti casi una capacità di spesa più alta e sono molto attenti nella ricerca del miglior specialista sul mercato, senza badare ai costi».
Milano si conferma in linea con il campione nazionale? Quali sono i trend nella metropoli?
Dottoressa Buscarini: «Le labbra hanno fatto da padrone negli ultimi anni, le più giovani cercano spesso l’aumento, le meno giovani, invece, si orientato verso filler o trattamenti laser per definirle e cancellare le piccole rughe di questa zona».
Dottor Spano: «Un altro tend in crescita è la definizione del contorno mandibolare, più evidenziata negli uomini ma ricercata anche da molte donne, si ottiene mediante filler specifici e ultrasuoni microfocalizzati che permettono di mantenere i risultati anche per anni».
La Lombardia é un’eccellenza nel campo della medicina e chirurgia estetica. Tuttavia, anche nella metropoli sono state scoperte cliniche non autorizzate: quali sono i vostri consigli?
Dottor Spano: «Dedicare tempo nella ricerca dello specialista più preparato, della clinica più attrezzata, non cercare a tutti i costi il modo di risparmiare. Se un trattamento o un intervento viene eseguito male poi non sempre sarà possibile rimediare».
Dottoressa Buscarini: «Si parla di salute e non di acquistare un vestito. Bisogna verificare quanti anni effettivi di esperienza abbia il chirurgo, se sia iscritto alle società scientifiche (sicpre o Aicpe) che controllano costantemente i propri iscritti, e sopratutto se sia veramente uno specialista in chirurgia plastica (non esistono specialità in chirurgia estetica o medicina estetica)».
Morpheus 8 è la macchina a base di radiofrequenze che fa ringiovanire di 10 anni: come funziona? E quali sono i costi per un trattamento completo? E’ adatta a tutti?
Dottoressa Buscarini: «E’ sicuramente uno dei trattamenti più innovativi degli ultimi anni, se utilizzato correttamente può dare risultati sorprendenti, soprattutto nelle persone che hanno la pelle molto sottile con piccole rughe diffuse nel viso, nel collo o in alcuni punti del corpo (come la pancia, le cosce, le braccia)».
Dottor Spano: «Morpheus non fa tutto da solo, deve essere guidato da uno specialista che sappia come usarlo correttamente, altrimenti si rischia non solo di non avere risultato ma anche di danneggiare la pelle. Sempre più spesso si sentono prezzi scontatissimi per questo trattamento, bisogna diffidare perchè è una apparecchiatura che utilizza manipoli con aghi d’oro che hanno inevitabilmente un prezzo molto alto».
L’intelligenza artificiale può essere uno strumento prezioso e se sì in che modo?
Dottor Spano: «Gli utilizzi dell’AI in chirurgia sono in continuo aumento, può essere utile per la pianificazione pre-operatoria, per la personalizzazione dei trattamenti e entro poco sentiremo parlare di chirurgia robotica anche per la chirurgia estetica».
Dottoressa Buscarini: «Non dimentichiamo però che l’AI può aiutare anche nella stessa ricerca del medico ma, come si diceva sopra, non deve essere l’unica metodologia di selezione utilizzata. Oggi come oggi chiedere un parere al proprio medico di famiglia, o a un amico medico o infermiere, rimane ancora la strada migliore da percorrere».