Tre studenti di Brera fuori sede si sono inventati una pagina web che segnala eventi gratis a Milano. Nobilitando lo scrocco
Il nome della pagina dice già molto: Milano da Scrocco, ovvero come mangiare e divertirsi a sbafo in città. Al grido di ‘gratis è bello’, tre giovani studenti di Brera si sono inventati un progetto online che segnala tutti gli eventi a cui si può accedere senza sborsare un solo euro. Che tradotto vuol dire buffet, gadget, apertivi, cocktail e così via. Un trio di millenials che non teme critiche e occhiatacce, adeguatamente sfacciati e con una voglia di ‘assaporare’ tutto ciò che Milano a loro da offrire. Ma in questo caso sarebbe più opportuno dire regalare.
Loro sono Alessio Ferrantino, Yunes Calore e Giada Lanzotti. L’idea è nata tra i banchi universitari un anno e mezzo fa, quando ai tre il docente del corso di Tecniche e Documentazione Audiovisiva, ha chiesto di fare una mappatura di Milano, segnalando luoghi e posti più interessanti. I tre, girando per le strade della città, si sono accorti di quanti eventi gratis animavano ogni angolo di quartiere. Ce n’era per tutti i gusti. Da lì quindi la decisione di creare una guida digitale sui posti da visitare senza scucire un euro. E se all’inizio gli organizzatori di eventi li guardavano con sospetto, oggi la loro presenza è ricercata. Soprattutto dalle marche.
Milano da Scrocco è nato a maggio del 2018 prima su Facebook (11 mila follower) e poi su Instagram (44.500 follower). Per i tre giovani artefici è diventato oggi una sorta di impegno a tempo pieno. Gli abbiamo intervistati, ed ecco quello che ci hanno raccontato
Partiamo da qui: se diciamo ‘tartina’ cosa suscitiamo in voi?
La famosa banda!!! Appena abbiamo avviato la pagina di Milano da Scrocco siamo venuti a conoscenza di questa famosa ‘Banda della tartina’, praticamente composta da un gruppo di simpatici personaggi adulti che frequentano gli eventi milanesi con il fine ultimo di scroccare.
Non temete di essere additati come membri di questa banda?
Ehy no…noi non c’entriamo nulla con loro! Mettiamo subito le cose in chiaro: il nostro scrocco è diverso. L’intento che ci siamo posti è centrato sulla condivisione, conoscenza e anche pubblicità degli happening che indichiamo. Ci piace dare suggerimenti ai milanesi su dove possono recarsi e accedere senza pagare l’ingresso.
Ma chi organizza gli eventi non vi guarda con sospetto o seccatura?
Inizialmente era così. In effetti davamo un po’ fastidio, ovviamente non noi come persone, quanto per il nome della nostra pagina che associava Milano a un concetto negativo. Ci dicevano che la parola scrocco fosse ‘poco elegante’. Insomma, è stata un po’ dura, ma oggi possiamo dire che siamo riusciti a fare ‘brillare’ questo termine con un’accezione diversa.
Una luce accecante…
Oggi scroccare ha un significato più simpatico e innocente. In molti stanno iniziando a capire che la nostra attività aiuta a creare networking. E la dimostrazione arriva dalle numerose richieste di collaborazione che riceviamo da uffici stampa e agenzie di comunicazioni.
Chi sono i vostri follower più assidui?
In una prima fase ci seguivano quasi solo studenti fuori sede, con spesso pochi soldi in tasca e voglia di vivere la città. Come noi, d’altra parte. Abbiamo però ben presto notato che il pubblico è andato differenziandosi e oggi è trasversale. Ci sono pure i genitori con i figli. Anche perché, diciamolo chiaramente, chi non gradisce partecipare a eventi gratuiti?
Che cosa segnalate in genere?
Un po’ di tutto. Milano in questo momento offre una moltitudine di cose, dagli eventi culturali a quelli gastronomici. Da quando la pagina è decollata, si è creata una community dove ognuno può fornire suggerimenti e indicare appuntamenti in città. Oltre ai già citati uffici stampa, ci danno una mano sulle segnalazioni anche i brand, così come alcuni blogger che abbiamo conosciuto strada facendo, ma soprattutto ci danno una bella mano i nostri cari fan che, come diciamo noi, sono sempre sul pezzo.
Il vostro progetto è diventato per voi un lavoro?
Il nostro progetto potrebbe considerarsi un lavoro a tutti gli effetti dal momento in cui ogni giorno dedichiamo molto tempo e fatica a organizzare il calendario, il sito e il piano editoriale.