Si è tenuta a Palazzo Marino la 19esima edizione del Premio Il Campione. Un riconoscimento promosso dall’associazione di Volontariato City Angels e curato dal suo fondatore e presidente Mario Furlan che noi di Milanodabere.it abbiamo incontrato. Molte le personalità premiate per lo slancio primordiale, disinteressato, autentico nei confronti dell’alterità
“Chi prova solidarietà per un’altra persona, non vede nell’altro un nemico, qualcuno di cui diffidare, ma vede nell’altro, una persona simile a lui, una persona fragile a cui tendere la mano. Sentiamo spesso dire che la gente è cattiva, in realtà ci sono molte brave persone e questi campioni che andiamo a premiare con la loro solidarietà, sorella dell’empatia e della fratellanza, lo dimostrano. Loro ci fanno sentire orgogliosi di essere italiani e ancor prima umani”. Con queste belle parole Mario Furlan, ideatore di City Angels, ha dato inizio alla cerimonia.
Dieci, i campioni selezionati da una giuria speciale a cui si aggiunge il Campione della gente, scelto online da decine di migliaia di clienti di Coop Lombardia tra una rosa di 10 nomi. È stato conferito anche il Premio Campioncino a due scuole che si sono distinte per il loro impegno sociale (la Scuola Primaria A. da Fano, della comunità ebraica di Milano e il Liceo Cavalleri di Parabiagio).
Alla presenza di varie Autorità istituzionali tra cui l’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, una statuina che rappresenta un uomo con un grande cuore in mano, è stata data in premio a questi eroi. Il Premio di City Angels gode del patrocinio di: Comune di Milano, Regione Lombardia, Associazione Nazionale Magistrati, Agenzia delle Entrate, Ordine degli Avvocati, Comunità ebraica, Rotary Club e Lions Club.
Vivere per gli altri
Un grande messaggio di speranza, espressione di una bontà esistente che va per questo riconosciuta, premiata e condivisa. Alla massimizzazione del profitto, alla società consumistica, all’individualismo ostentato, si contrappone la solidarietà per testimoniare che non è tutto perduto. Sono molte le persone che, con spontaneità, contribuiscono alla generatività sociale. Contro lo scarto apportato dal consumo, si esercita l’amore. Nessun dei premiati si sente un eroe, nessuno avrebbe mai pensato di ricevere un premio pubblicamente.
Un senso di inclusione, di trasporto emotivo raro ho provato a Palazzo Marino. Mi sono sentita parte di qualcosa, mi sono sentita umana, mi sono sentita bene. Abbandoniamo quella visione semplicistica che si canonizza con il dire che tutto è perduto nella nostra modernità avviata. Il Premio Il Campione e quindi il team di volontariato City Angels dimostrano che si può fare del bene, che non è troppo tardi. Un bene non necessariamente deviante, raro, ma dominio di molti. Va premiato, dunque, non perché difficilmente esistente, ma solo perché non riconosciuto a dovere. L’egoismo, l’esclusione e la cattiveria, è vero, fanno parte della nostra società, ma non per questo bisogna generalizzare. Molti sono coloro che hanno un grande cuore. La cultura ha il nome dell’altro, siamo nati per condividere, siamo nati in un per altri. Chi non vive per servire, non serve a vivere.
L’intervista a Mario Furlan, fondatore di City Angels
L’arte di diffondere solidarietà, propria del suo lavoro, è una peculiarità di pochi che, come lei, riescono a fare questa cosa grandiosa, oppure è un sentire più diffuso di quanto si possa pensare? Purtroppo se ne parla poco, ma questo non significa che non sia presente. C’è molta solidarietà nel mondo e nella nostra città di Milano e le persone oggi presenti lo hanno dimostrato.
Ecco, lei combatte lo stereotipo della Milano cupa, grigia?
È proprio così, Milano ha il cuore in mano, c’è molto altruismo qui come nel resto d’Italia. Una fratellanza che va premiata e condivisa, da qui è nato il Premio Il Campione.
Il Premio Il Campione quindi è l’occasione per dire noi ci crediamo, c’è speranza giusto?
Esattamente, è vero. Noi di City Angels ci crediamo, lavoriamo insieme, siamo gli angeli della strada, della solidarietà. Aiutiamo i più deboli, vogliamo essere un punto di riferimento sicuro per tutti i cittadini.
Alcuni dei vincitori della diciannovesima edizione del Premio Il Campione
Campioni per l’etica: Alex Toselli, ha introdotto il concetto di Albergo Etico in Italia con il suo hotel ad Asti e Antonio Pelosi, creatore dell’Albergo Etico a Roma. Gli Alberghi Etici sono strutture che danno lavoro a ragazzi disabili, che offrono cibi a basso impatto ambientale, luoghi di difesa etica e di valori morali. Campione per il Coraggio: Angel Micael Vargas Fernandez, il giovane di Lodi che ha salvato la vita a un bimbo di 4 anni che stava precipitando dal balcone di casa. Poi Igor Trocchia, campione per lo sport, ritirò la sua squadra di calcio dopo un’offesa razzista a un suo giocatore e infine ricordiamo Don Antonio Mazzi, vincitore del premio Campione della gente. Da numerosi anni lavora a favore del recupero dei tossicodipendenti con le 26 comunità Exodus. Molti altri i protagonisti della premiazione, tutti accomunati dal non sentirsi eroi pur essendolo.
Una bellissima iniziativa, per una relativizzazione dell’io, per una maggiore prossimità, fratellanza e condivisione. Un grazie speciale a Mario Furlan, una persona di grande empatia e a tutto il team di City Angels.