Alla Milano Fashion Week è stata presentata la nuova collezione Primavera Estate 2024 e il nuovo corso del brand Yezael di Angelo Cruciani.
In passerella 2 sfilate, dividendo l’uomo dalla donna, ma uniformando uno stile che attraverso le taglie è possibile acquistare trasversalmente da tutti, uno stile senza genere nè limiti.
In un mondo sempre più attento alla varietà dell’essere umani, Angelo Cruciani porta in
passerella il RISPETTO, come forma di eleganza.
E abbraccia più identità possibili attraverso una collezione che parla delle infinite connessioni della vita e di quanto tutti facciamo parte di un unica storia e di un unica vita
Una collezione che vuole raccontare il presente e aiutare il futuro a quell’inclusione che sta
formando un linguaggio sempre più incisivo.
La prima sfilata a Palazzo Isimbardi è stata una presentazione all’interno dell’esposizione sulla sostenibilità voluta dal distretto di tessuti più grande del mondo, in Cina a Keqiao.
In passerella solo donne, ma quasi tutte con la giacca, capo tradizionalmente maschile e
legato al potere ma reinterpretato in maniera sexy e destrutturata.
Tessuti in fibre di legno ( lyocell) e bamboo per cercare di avvicinarsi sempre di più a capi
compostabili.
Una sfilata lenta, la prima volta per il brand che ha nel suo DNA un impronta decisamente
rock e anticonformista: l’eleganza e la calma come nuove forme di trasgressione.
All’interno del cortile rinascimentale di Palazzo Insibardi hanno sfilato i primi 20 look della
collezione, che verrà poi inglobata a quella dell’uomo per un grande show conclusivo in
Cina il 9 Novembre.
Per la seconda sfilata, a Lineapelle, a Rho Fiera, è andato in scena un vegetariano, una sfida personale per lo stilista che ha lavorato un anno dall’invito per trovare la possibilità di relazionarsi ad un materiale mai prima utilizzato dal Brand.
Lo Show è stato aperto dallo Shamano Luca del Fuego Confortini con un rito di
benedizione delle Pelli secondo le tradizioni dei nativi americani Lakota, per po passare a
benedire con incensi e salvia bianca anche tutto il pubblico presente.
La spalla è stata protagonista dello show, 30 look maschili dalle spalle sempre in
evidenza, simbolo emblematico del coraggio e della forza necessaria per oltrepassare le
difficoltà in questi tempi di grande trasformazione.
La pelle utilizzata come elemento decorativo prende il valore delle pietre preziose, al
centro di tutto la sacralità dell’animale che nutre con la sua vita la nostra evoluzione.
Tutte le pelli utilizzate sono state di scarto alimentare e purificate un mese intero prima di
essere utilizzate.
Su un immensa pedana di sale grezzo hanno sfilato i 30 ragazzi chiamati a rappresentare
la tribù contemporanea della generazione zeta.
Angelo Cruciani ringrazia Lineapelle per l’opportunità di poter portare la propria visione
sulle passerelle della più importante fiera di settore a livello mondiale, al fine di poter
contribuire ad ampliare la consapevolezza delle nostre scelte e azioni.
INFINITE CONNECTIONS
Questa collezione cerca di fondere il contemporaneo a quella saggezza che
arriva da culture che spesso definiamo “primitive”.
Un viaggio che ha avuto come punto di partenza l’infinito tutto intorno a noi: sicurezza e fragilità che si
raccontano in abiti stellati, per portarci l’infinito addosso e soprattutto
ricordarcelo dentro.
I Colori: dall’azzurro al blu notte , per poi passare sfumando dal grigio ottico
al nero, con incursioni di salvia e petrolio, bianco latte e rosso fuoco.
Dettagli: Spalline e spallone su tutto, camicie, giacche e t-shirt, la pelle a pois
come un mantra di laboriosa artigianalità che rimanda all’infinito molecolare
e di soli che compongono l’universo. Piogge di spille da balia come stelle
cadenti.
Forme: Vestiti morbidi oversize con una struttura che mixa kimono e samurai,
giacche corte ma dalle spalle larghissime.
Pantaloni classici dai volumi street, vita bassa per tutti , canotte da sera che sostituiscono le camicie.
L’evoluzione della giacca passa per strutture che si appoggiano sul corpo o
versioni formali maschili del monospalla da gladiatore.
Tessuti: in gran parte biodegradabili e provenienti da un’accurata ricerca di
fibre vegetali innovative come il sorona, nycla, lyocell e il bamboo.