Ecco una serie di informazioni aggiornate in relazione all’evolversi della diffusione del Coronavirus. Dal 29 Novembre la Lombardia è considerata zona a rischio medio-alto e quindi anche Milano si trova in zona arancione. In attesa di ulteriori disposizioni per le feste di Natale, vediamo cosa si può fare e cosa è vietato
Le principali misure in atto in questi giorni in Lombardia e a Milano in zona arancione. Consentito spostarsi esclusivamente all’interno del proprio Comune, dalle 5 alle 22. Dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Con la zona arancione sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dal territorio regionale in qualsiasi orario. Vietati anche gli spostamenti da una regione all’altra e da un Comune all’altro. Gli unici spostamenti autorizzati sono quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute. Sempre consentito il ritorno presso il proprio domicilio o la propria residenza.
Nonostante il rischio non sia più “rosso”, rimane obbligatorio indossare mascherine. In alternativa qualsiasi altro indumento a protezione di naso e bocca, anche all’aperto, mantenendo sempre la distanza di almeno un metro. Vietato l’assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico per i soggetti con febbre superiore a 37,5 gradi è obbligatorio rimanere a casa e limitare al massimo i contatti sociali e di contattare il proprio medico curante. Divieto assoluto di uscire dalla propria abitazione per chi è sottoposto alla quarantena o è risultato positivo al virus.
Le strutture ricettive in zona arancione sono aperte, adempiendo alle regole relative alla prevenzione. Chiusi i musei e i luoghi d’arte. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, cinema e in altri spazi, anche all’aperto. Le chiese sono aperte per la preghiera personale, le funzioni religiose e le visite turistiche in sicurezza e nel rispetto dei protocolli sanitari.
Infine, i mezzi di trasporto. Le misure di contenimento individuate per la zona arancione” prevedono una limitazione della capienza massima del 50% per i mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale.