Luminarie di Natale: Centrale district torna a splendere dopo nove anni grazie a stelle e alberi di Natale e illumina Via Vittorio Pisani
Dopo nove anni Stazione Centrale torna a splendere. Le Luminarie di Natale dal 29 novembre al 6 gennaio, arrivano in Via Vittorio Pisani grazie al Centrale District. Il comitato, difatti, formato da esercizi commerciali, hotel, gallerie d’arte e cittadini, ha finanziato stelle e alberi di Natale. “Abbiamo deciso di spenderci per questa importantissima iniziativa innanzitutto per supportare i cittadini, ma anche le attività commerciali di una zona strategica per la città, non sempre valorizzata al meglio. – Afferma Consuelo Hernandez, presidente del distretto. E continua. – Portare le luminarie in zona Stazione vuol dire dare maggior decorso, vivibilità e quindi sicurezza all’intero distretto.”
La zona che collega Piazza Duca d’Aosta a Piazza della Repubblica costituisce un punto strategico. Infatti, è un luogo di arrivo e partenza: la prima vista che si ha di Milano e l’ultimo ricordo che si porta via. “Il biglietto da visita della città”, dunque, come lo definisce l’assessore all’Urbanistica del Comune di Milano Piefrancesco Maran. E, per questo motivo, meritevole di attenzioni e cure tanto quanto gli altri quartieri della metropoli.
Lunga la fila di stelle alternate al logo del Comitato profilato di rosa. Le luminarie di Natale fanno luce anche sotto i portici della via con una serie di alberi di natale, sempre in versione pink. Camilla Doni, vice presidente del comitato e co-ideatrice del dell’iniziativa si dice molto soddisfatta. “Siamo fiere di aver lavorato per quasi 12 mesi alla realizzazione di un progetto che sembra scontato alla maggior parte delle persone, ma che ha richiesto infinite ore di lavoro, passione, e perseveranza. – Specifica. E prosegue. – L’area di Stazione Centrale e Vittor Pisani deve avere un sua identità, perché è uno snodo fondamentale tra la Porta di Milano, la stazione e il nuovo cuore pulsante della città: i quartieri di Porta Nuova, Brera e Duomo.”