Oggi, lunedì 14 settembre 2020, è il grande giorno: un inizio scuola diverso dal solito, segnato dall’emozione delle lezioni di nuovo in presenza dopo il lockdown. Tanti gli accorgimenti e le indicazioni del Ministero per il rientro
Mai come quest’anno si parla, si discute, si posta dell’inizio scuola. Si torna in classe e il servizio scolastico viene quindi erogato con le lezioni in presenza. Solo in caso di una nuova sospensione delle attività in presenza, dovuta a motivi emergenziali, si renderà necessario il ricorso alla didattica digitale integrata, che tanto ha fatto ragionare durante il periodo del lockdown. Nel frattempo, riapre la scuola in 12 regioni e nella provincia di Trento, Lombardia compresa. Più di cinque milioni di studenti tra i banchi rigorosamente distanziati dopo sei mesi di assenza dalle classi. In tutto, gli studenti saranno più di 8 milioni. A Milano, le scuole elementari e medie coinvolte sono circa 250. Alcune di queste, però, prevedono un inizio scuola al parco anziché nelle classi.
Tante le regole da seguire con responsabilità per l’inizio della scuola post lockdown. La temperatura va misurata ogni giorno a casa. Le mascherine per gli alunni sono obbligatorie all’ingresso, all’uscita quando ci si alza dal banco. Se seduti e se a un metro di distanza, si può abbassarla (mascherine che dovrebbero essere fornite agli studenti e al personale dal comitato per l’emergenza Coronavirus). Con la mascherina e senza raggruppamenti di persone è previsto dunque anche l’intervallo. Più complicata, invece, la gestione della classe in caso di positività di uno studente o di un docente: strategie valutate dalle ASL a seconda dei casi.
Con l’inizio della scuola il Ministero raccoglie tutte le informazioni, i documenti, le risposte alle domande principali che illustrano le modalità per l’anno scolastico 2020/2021. Tutti i dettagli si possono consultare qui.
Vuoi raccontarci la tua esperienza? Sei un docente, un alunno, un genitore che oggi ha vissuto il grande rientro? Cosa ne pensi? Qual è il tuo stato d’animo? Aspettiamo le tue risposte: redazione@milanodabere.it.