Gamification: quello che fino a qualche anno fa era un considerato un fenomeno momentaneo oggi è un trend, un esempio seguito e sviluppato da molti, soprattutto dai manager. Ma cosa hanno in comune il mondo dei videogame, quello dell’intrattenimento online e quello manageriale?
La prima volta che si è sentito questo termine era il 2010 e a pronunciarla è stato un brillante ragazzo, Jesse Schell, game designer e oggi anche professore di Practice of Entertainment presso la Carnegie Mellon University (CMU). L’idea è prendere modelli e concetti legati al mondo dei videogame e utilizzarli in altri ambiti, in altri contesti. Una trovata geniale quella della gamification che ha di fatto rivoluzionato diversi settori e creato benessere.
Ci sono alcuni aspetti che caratterizzano il mondo dei videogame. Tra le tante cose da dire c’è la narrazione che ha un inizio, uno sviluppo e una fase finale. In questa narrazione si devono superare livelli. Affrontare sfide. Aumentare le armi e raggiungere degli obiettivi prefissati. Tutto condito da musiche ritmate, luci e colori.
Se prima tutto questo era una prerogativa dei videogame adesso il panorama racconta tutt’altro. Sono molti i settori in cui viene utilizzata la gamification. Basti pensare alle moderne slot machine online prodotte dalle grandi software house in cui è possibile risolvere delle combinazioni per avanzare e ottenere una ricompensa. Alcune musiche ricordano momenti importanti: l’arrivo di un bonus, l’aver perso o una mega vincita. Tutti aspetti presi e “cuciti” sulle slot machine.
I pilastri della gamification manageriale
Un nuovo modo di approccio al gioco e in questo nuovo approccio rientrano i manager, di tutto il globo, ivi compreso il mondo manageriale milanese. Si è passati dalla formazione teorica ad un metodo sperimentale, coinvolgente e totalizzante. Immersività e Narrazione. Sono questi i pilastri della gamification e della formazione manageriale. Ma cosa intende con questi due termini?
Per creare immersione sono necessari tre elementi. Ritmo, pressione e impatto nelle scelte. Tre aspetti molto importanti sia nel gioco che nell’apprendimento di un manager che si trova sotto pressione a dover utilizzare il tempo a disposizione per prendere decisioni (corrette). Così come nei videogame, dall’errore si impara e si mette in pratica quanto imparato nella partita successiva.
E la narrazione? La narrazione permette di avere un vasto campo per sperimentare decisioni e comportamenti. La prerogativa diventa saper leggere la situazione e comportarsi di conseguenza.
Un nuovo modo questo di formare i manager che sta riscontrando sempre più consensi in tutti gli
ambiti. Il ruolo della gamification è diventato così centrale che viene utilizzato per fare:
– Ricerca del Personale
– Formazione
– Elaborare Processi di Innovazione Organizzativa
– Valutare le Performance.
Un grande cambiamento partito dal mondo dei videogame e che ha trovato fertile nel mondo dell’intrattenimento online, dei casino e delle slot machine che – come detto in precedenza -, si sono evolute e sviluppate nel corso del tempo. Sembrano ormai lontanissimi i giorni delle slot a tre rulli e una leva situata a destra.
L’approccio al gioco diventa totalizzante, si è interamente catturati dall’esperienza. Non si è più semplici “spettatori” ma parte attiva dello sviluppo della narrazione.