Con l’emergenza Coronavirus aumenta in modo esponenziale il fenomeno e-commerce. Nielsen pubblica un aumento dell’81%. Bene i prodotti tecnologici e informatici, seguiti da food e fashion. Tra gli articoli più venduti nella moda, capispalla, sneakers e t-shirt
Il Coronavirus fa crescere l’e-commerce. Un’affermazione logica se si pensa alla necessità di stare a casa e quindi alla possibilità di fare acquisti su Internet. La crescita però è record. Tra le realtà che comunicano la notizia anche il gruppo Triboo, attivo nel settore digital che opera nell’e-commerce b2b e partner di brand di lusso, che, nel periodo di quarantena causa Covid-19, registra un incremento del 17% dei volumi di transazioni proprio per l’e-commerce. Nel settore della moda, gli articoli più venduti sono capispalla, scarpe da ginnastica e t-shirt. Bene anche la pelletteria.
I dati
Grandi stime, inoltre, sono quelle riportate da Il Sole 24 Ore che riporta un’analisi firmata da Nielsen secondo cui secondo cui “Si segnala come il trend delle vendite di prodotti di largo consumo online da lunedì 24 febbraio a domenica 1 marzo sia stato del +81%“. L’emergenza Coronavirus fa registrare così una cifra complessiva superiore ai 31 miliardi e mezzo di euro, secondo uno studio dell’Osservatorio B2C promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e in collaborazione con Netcomm.
Certificata la crescita dell’e-commerce nel difficile periodo di emergenza sanitaria, non resta che scoprire che cosa si acquista la gente. Al primo posto gli oggetti elettronici e del settore informatico, che registrano un +19%. Segue il settore dell’abbigliamento e del food, complici i funzionali servizi di delivery in questo periodo. Aumenta del 30% invece il settore dell’home living e dell’arredamento.
Leggi anche:
Coronaeconomy, i settori che non vanno in crisi in questo periodo di emergenza sanitaria
Stare a casa, sì, ma come? Tutti i consigli del Ministero della Salute
La radio per l’Italia, tutte le radio unite per una sola grande causa