11th

Ottobre

Collalto, quando il vino racconta la storia di una famiglia di tradizione millenaria

La cantina Conte Collalto è molto più che un’eccellenza nel mondo vitivinicolo. E’ l’espressione di un territorio che da oltre mille anni è intrecciato con quello della nobile famiglia Collalto, che dal 1110 presidia le strepitose colline trevigiane patria del Prosecco e dichiarate Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

di Carlotta Tenneriello

Assaggiare un vino della cantina Conte Collalto è un’emozione pura. Un bicchiere che in sé racchiude una storia che racconta secoli di vita e di tradizioni, la magia di una zona dove preservare il territorio è sempre stata la parola d’ordine e dove la pace e il benessere sono state autentiche priorità.

Una storia che inizia da molto, molto lontano

Se è vero che le favole iniziano con “C’era una volta”, mai attacco fu più azzeccato di questo se si parla della tenuta Conte Collalto e della cantina.

Infatti, l’attività vinicola è stata fondata nel 1300 ed è tra le cinque più antiche del mondo, mentre la dinastia Collalto, di origine longobarda, compare in documenti ufficiali fin dal 958. Ed è pure dallo stemma dei Collalto che si può individuare quanto lontane nel tempo affondino le sue radici.
Infatti, è composto da due soli colori, il bianco e il nero; e poiché quanto più lo stemma è semplice, tanto più è antico, è evidente che i Collalto vantano una nobiltà antichissima.

I vigneti Collalto e il castello San Salvatore
I vigneti Collalto e il castello San Salvatore

La proprietà di quest’area della Marca Trevigiana è sempre stata proprietà della famiglia Collalto, che ha gestito le terre con rispetto e amore, valorizzando la produzione agricola e la vocazione vitivinicola.

L’azienda Conte Collalto occupa oggi un’ampia estensione dell’area del Prosecco superiore DOCG. Gli oltre 150 ettari coltivati a vigneto, di cui 100 dedicati proprio alla produzione di Prosecco Superiore Collalto, hanno dato un contributo determinante alla storia vitivinicola ed enologica di Conegliano.

Conte Collalto, oggi guidata dalla Principessa Isabella Collalto de Croÿ, si estende attorno al Castello di San Salvatore in un contesto di straordinario interesse ambientale, paesaggistico e storico-culturale.

Sostenibilità e rispetto dell’ambiente

Visitare la cantina è d’obbligo e significa immergersi in un contesto quasi magico.
Impostata su tre livelli, mantiene inalterato il suo fascino da oltre un secolo: infatti, conserva ancora la struttura originaria dell’inizio del Novecento sebbene al proprio interno siano contemplate le più moderne tecnologie enologiche.

L’ampio cortile su cui si affaccia è perfetto per dare il benvenuto ai visitatori che, magari dopo aver visitato il Castello di San Salvatore, possono godersi una sosta all’insegna del buon bere e del gusto.

La cantina Conte Collalto
La cantina Conte Collalto

Oltre che produrre un vino eccellente, l’azienda è certificata per le buone pratiche sostenibili. La principessa Isabella Collalto de Croÿ, che dal 2007 porta avanti l’antica tradizione di famiglia, ha dedicato massima attenzione alla coltivazione sostenibile della vigna, affinché non venga meno il rispetto dell’ecosistema del territorio.

L’impegno verso la qualità nella produzione, nella maturazione e nella conservazione delle uve che vengono conferite, è stato fin da subito una cifra distintiva del suo personale stile di gestione, cui si aggiungono grande sensibilità, classe e una grazia innata.

La famiglia Collalto De Croÿ
La famiglia Collalto De Croÿ

Tra le tante azioni promosse, l’approvvigionamento energetico che, nei locali dove riposano i vini, è ottenuto da fonti rinnovabili. Sono stati inoltre installati pannelli fotovoltaici che consentono un’autonomia del 50% e si è optato per il riscaldamento a cippato che sfrutta i tagli del bosco e del vigneto di proprietà.

Bottiglie importanti che ricordano la famiglia e onorano i vitigni del Prosecco

Le bottiglie sono tutte meritevoli di attenzione e degne di essere degustate, magari con una visita guidata. In particolare, possiamo suggerire di assaggiare quelle dedicate alle persone che hanno fatto, e tutt’ora fanno, la storia della cantina.

Davvero eccellente il Prosecco di Valdobbiadene Superiore DOCG Brut Millesimato Isabella Collalto. Raffinato ed elegante, è giustamente dedicato alla Principessa.
Dal colore giallo paglierino brillante con perlage persistente e vivace, offre note fragranti di fiori e frutta bianca, con sfumature aromatiche e minerali. Al palato è morbido e avvolgente, perfetto per accompagnare un pasto dall’aperitivo al dolce.

La principessa Isabella Collalto de Croÿ
La principessa Isabella Collalto de Croÿ

Interessante e molto fresco Violette, lo Spumante Rosé di Qualità Extra Dry Incrocio Manzoni che porta il nome della figlia della Principessa. Il bellissimo colore rosa è delicato e accattivante, un vino perfetto come aperitivo, ideale per accompagnare piatti a base di pesce o di verdure.

Infine, da segnalare assolutamente l‘Ottaviano Brut Nature DOCG “sui lieviti”. Si tratta di un prosecco ottenuto con un metodo antico, che rappresenta le origini del prosecco attuale. Il colore è giallo paglierino e la presenza di una velatura nel vino è la caratteristica tipica della rifermentazione in bottiglia. Le bollicine sottili e stuzzicanti, al palato è fresco e avvolgente.
Si abbina a tutti i piatti di pesce, ai risotti, ma è perfetto anche con gli antipasti di formaggi e salumi.

Info: cantina-collalto.it

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