Lo dice lo studio. Bambini sempre più attenti all’alimentazione, lo confermano i risultati della seconda edizione del progetto ViviSmart di aBCD (alleanza Barilla, Coop, Danone). Aumenta il consumo di frutto e verdura, diminuiscono le merendine e le ore davanti al tablet
Lunga vita ai bambini, il nostro futuro. Si tratta di uno studio di aBCD, alleanza che vede unite Barilla, Coop Italia, Danone, Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition, Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori-Coop e Fondazione Istituto Danone. Presenta ora i risultati di una campagna, ViviSmart, molto interessanti per capire il rapporto tra i bambini e l’alimentazione.
Il progetto, nato con l’obiettivo di riavvicinare la popolazione italiana alle buone abitudini della dieta mediterranea, coinvolge contemporaneamente 4 città (Milano, Parma, Genova, Bari). Tra queste 17 scuole, 106 classi, 120 insegnanti, 2.275 bambini e famiglie, 17 punti vendita Coop. Tra settembre 2017 e maggio 2019 sono state impiegate circa 30mila ore di attività fatte dai bambini. Che si rivelano meno sedentari del previsto, preferendo l’attività fisica all’aperto al tablet.
Più verdura e meno dolci: cosa mangiano i bambini
Aumentare il livello di consapevolezza delle famiglie in tema di dieta equilibrata. Evidenziare le più corrette abitudini alimentari. Approfondire uno stile di vita più sano insieme a un incremento delle competenze dei bambini su cosa e quanto mangiare e sull’importanza dell’attività fisica. I risultati? Affascinanti. Viene fuori un buon incremento dei bambini che mangiano la frutta più volte al giorno (+ 6%). Bene anche l’incremento della verdura (+ 6,5%).
Aumenta considerevolmente la quota di bambini che nella loro alimentazione mangiano meno dolci. Il 39% dei bambini intervistati ha dichiarato infatti di non aver mangiato dolci il giorno prima della rilevazione.
A colazione? Tra il 70% dei bambini il consumo di latte, soprattutto la mattina, che rimane piuttosto stabile dopo la campagna. Diffusa in misura minore l’assunzione di yogurt (lo consuma il 30% dei bambini, in crescita rispetto allo stesso dato dello scorso anno). Le sorprese non finiscono qui. A merenda si preferisce un frutto alle merende confezionate o ai salumi.
Questione di consapevolezza
Il consumo degli alimenti e le abitudini quotidiane dei bambini circa la loro alimentazione dipendono molto dai genitori. Si registra un +15% di conoscenza di quali alimenti è corretto mangiare, +10% di conoscenza di quali alimenti è meglio non mangiare (snack, patatine, dolciumi, troppa carne).
Secondo gli ultimi dati presentati all’European Congress on Obesity dalla Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI) dell’OMS, a cui l’Istituto Superiore di Sanità italiano partecipa con la sorveglianza di OKkio alla SALUTE rappresentando l’Italia, tra i bambini europei la percentuale di obesità è alta. Con picchi di obesità grave soprattutto tra i maschi, che in Italia toccano il 4,3%. Inoltre, dato assolutamente allarmante, l’Italia risulta seconda solo alla Grecia per obesità e sovrappeso infantile.
“Proprio da queste premesse che è nata l’alleanza aBCD, per parlare con un linguaggio concreto e con progetti alla portata di bambini e famiglie per ribadire l’importanza della dieta mediterranea e di stili di vita più orientati al movimento e all’aria aperta” – dichiara Roberto Ciati, Scientific & Government Relations Vice President Barilla Group.
Dati e maggiori informazioni: progetto ViviSmart.