Alla scoperta del pianeta della birra artigianale a Milano, dietro cui si celano realtà tutte da conoscere
Si salverà solo chi saprà fare il pane (ha detto qualcuno), o la birra (dico io). A Milano la passione per la birra (da bere) ma anche da “fare” sta crescendo sempre più. Partiamo per un viaggio a puntate per raccontare le realtà più curiose (e gustose) dei birrifici milanesi (e dintorni).
Come Birrificio Milano, nato nel 2013 in quel di via Mecenate, angolo via Zante. Qui dove una volta sorgeva una fabbrica di aeroplani (è l’ex area Caproni Taliedo) ora si trova l’azienda produttrice di birra artigianale di Marco Cancelli e Fabrizio Pavani, due aitanti “ragazzi” che hanno una grande passione nella vita: fare birra! E farla buona, biologica e a basso consumo energetico. Non solo: questi due signori, che vedete in foto, hanno qualcosa di speciale: il “virus della positività”, come scrivono nel loro sito aziendale. Ovvero vogliono fare impresa sul territorio dando “speranza” (parola “strana” di questi tempi) anche ai giovani di poter lavorare in questo ambiente. E scusate se è poco.
Quindi, in questo contesto affascinante di archelogia industriale, Marco e Fabrizio producono una birra di alta qualità, non filtrata e non pastorizzata con materie prime scelte, fanno sperimentazione ma nel rispetto della tradizione. Insomma, è proprio vero che la birra più buona è quella che si produce nel proprio garage? Non sappiamo, ma sappiamo che le birre di questa realtà milanese, i cui nomi sono dedicati al mondo del volo (La Veloce, La Picchiata, La Vola Basso – la più simpatica-, La Gran Volata, l’Otto Cubano e l’Amelia E), sono gustose e ad ogni sorso si assapora la passione con cui sono fatte. La fabbrica è aperta al pubblico come spaccio il venerdì pomeriggio ed è visitabile su prenotazioni. In alternativa è possibile prenotare una degustazione a domicilio. Alla prossima puntata!