Non solo con ostriche e caviale: da oggi lo Champagne si apprezza anche in abbinamento con un prodotto di terra umile come il fungo
La proposta è di Krug, che celebra il re del bosco nella preziosa pubblicazione Dal Bosco alla Forchetta. Porcini, finferli, tartufi. Quello dei funghi è un universo magico e vastissimo. Si stima infatti che ne esistano trentottomila specie diverse nel mondo.
Apprezzati nei millenni, colpiscono da sempre l’immaginario popolare per lo stretto legame tra uomo e territorio che incarnano. Ma è in cucina che il fungo dà il meglio di sé. È infatti un ingrediente gustoso, apprezzato per la sua morbidezza, il sapore, il carattere poliedrico: ne basta un tocco per trasformare il gusto di un piatto.
La sfida a tavola consiste nel saperlo abbinare al calice giusto. L’accompagnamento più sofisticato lo propone la celebre maison di Reims, in un inatteso connubio gourmet funghi-Champagne Krug Grande Cuvée. Ha chiesto a 18 chef delle Krug Ambassade sparse nel mondo, da Tokyo a Parigi, passando per San Francisco e New York, di elaborare delle ricette, ispirandosi alle note dello straordinario blend di 120 vini provenienti da oltre 10 annate diverse.
Tra gli chef che hanno colto la giocosa sfida, Antonio Guida di Seta, il ristorante bistellato Michelin dell’hotel Mandarin Oriental, a Milano, ha creato un incredibile piatto armonico con funghi crudi e cotti tra porcini, gallinacci e trombette, polvere di fungo trombetta e salsa di uvetta passa. In perfetto contrasto con gli accenni di mele e fiori appena sbocciati di Krug Grande Cuvée.
Le creazioni realizzate per l’occasione dagli chef delle Krug Ambassade sono raccolte nel libro Dal Bosco alla Forchetta, con le suggestive immagini della fotografa brasiliana Carol Sachs.