La 63esima edizione della Guida Michelin Italia 2018 è stata presentata questa mattina al Teatro Regio di Parma. Due le novità principali con Norbert Niederkofler che viene accolto nell’Olimpo dei 3 stelle e Carlo Cracco che retrocede dalla squadra dei 41 bistellati a quella dei 306 ristoranti con una stella.
Norbert Niederkofler del Sant Hubertus di San Cassiano è incredulo quando viene intervistato dalla stampa: “mi hanno telefonato stamattina alle 7, fortunatamente ero ancora sdraiato!”, commenta lo chef dell’Alta Badia, premiato per la valorizzazione del proprio territorio montano attraverso i prodotti della cultura trentina.
Adesso sono dunque 9 i super top dello stivale con Crippa, Santini, Bottura, Alajmo, Feolde, Romito, Beck e Cerea riconfermati. Brutte notizie invece per la superstar televisiva Carlo Cracco che perde quota e non solo, ridimensionata la sua insegna da due stelle ad una.
Forse troppi impegni, poco costanza o il periodo di transizione con l’imminente nuova apertura, lo hanno fatto retrocedere insieme a Claudio Sadler, chef di un altro storico locale milanese.
Tre i nuovi due stelle: il Vun di Milano con lo chef Andrea Aprea, Magnolia a Cesenatico, la Siriola in Val Badia (ora San Cassiano è proporzionalmente il paese più stellato d’Italia) nella mani del ventottenne Matteo Metullio (ne compie 29 a marzo 2018) che dice: “questo traguardo è davvero di tutta la squadra, siamo un team affiatato. Abbiamo notato un maggior numero di clienti quest’anno, le cose sono andate parecchio bene ma non immaginavo la seconda stella, la tatuerò sul mio braccio insieme alla prima ma non subito, voglio prima che tutto venga confermato nel tempo”.
Ventidue sono i ristoranti che prendono per la prima volta una stella tra cui compaiono l’abruzzese D. One nel teramano, i due langaroli Arborina di Andrea Ribaldone a La Morra e Larossa di Andrea Larossa ad Alba, i milanesi Contraste ed Essenza (finalmente). La Lombardia è la regione più dinamica con 7 novità: 63 ristoranti (2 tristellati, 6 bistellati e 55 con una stella).
La Campania con 41 ristoranti conquista la seconda posizione (6 due stelle e 35 una stella), mentre il Piemonte, con 40 ristoranti (1 tristellato, 4 due stelle e 35 con un “macaron”), si posiziona sul terzo gradino del podio; seguono il Veneto a quota 38 (1 tre stelle, 3 due stelle e 34 che vantano una stella) e la Toscana con i suoi 35 riconoscimenti (1 con tre, 4 con due, 30 con una stella).
Roma è la provincia più stellata d’Italia seguita da Napoli con 23 ristoranti premiati, e Milano che balza al terzo posto superando Bolzano e Cuneo, salta al quinto posto con 17 stelle.