La sagra paesana si fa urbana. Dove? A Il Capestrano, culinaria oasi abruzzese che rilancia la tipica festa popolare in chiave cittadina. Un’idea alternativa e innovativa rispetto alle blasonate serate-degustazione o ai soliti happy hour, in cui protagonisti sono comunque loro e sempre loro: i prodotti della tradizione (in questo caso abruzzese), proposti a prezzi contenuti e con corredo di folkloristica musica live.
Il format? Quello della sagra, il cui palcoscenico diviene la bella corte interna del ristorante (rinfrescata da una soffice nebulizzazione, al fine di eliminare afa e zanzare). Quindi, si fa il ticket alla cassa, scegliendo uno o più piatti dalla lista, si ritira il vassoio con posate, bicchieri e pitanze, e poi ci si siede liberamente a una delle tavolate allestite con tanto di tovaglie in carta a quadrettoni bianchi e rossi. Un’occasione per stare in compagnia, fare nuove conoscenze e mangiare all’aria aperta.
E allora segnatevi in agenda il 15 luglio: “sagra della porchetta“, in cui non manca la ventricina teramana e vini come il Trebbiano e il Montepulcino d’Abruzzo.