E’ una lunghissima festa questa Montagna di Sport che una Selvino in provincia di Bergamo, primaverile nelle sembianze almeno quanto nell’animo, si è concessa dal 20 aprile al 1° maggio.
UNA MONTAGNA DI ALTRO SPORT – E’ soprattutto questo che si celebra sull’altopiano della Val Seriana. Nell’annus horribilis del calcio italiano, Selvino e la sua manifestazione continuano a sorridere, relegando lui, il tiranno mediatico delle discipline sportive ad un ruolo semplicemente da pari. E sorridono a buona ragione, perchè qui c’è da essere orgogliosi quanto dei trenta eventi (e due convegni) organizzati, quanto di una cultura dello sport che riesce finalmente a far sembrare lontanissimo quel disinganno che spesso ci ha fatto la bocca amare quando si è parlato di sport.
IL CENTRO DELLA TRASVERSALITÀ – C’è un’altra piccola grande lezione che Selvino fornisce a chi in questi giorni abbia la voglia e il piacere di visitarla. La sussurra, spensierata e pur seria, come lo può essere l’interpretazione dell’agonismo di un bambino, a chi dia anche soltanto una scorsa ad un programma ricco e fondato sulla diversità. Lo sport si riappropria di tutte le sue pluralità, e smessa la sua veste mediatica può finalmente far tornare ad essere suoi protagonisti i suoi praticanti: bambini, disabili, adulti indistintamente. Insomma lo sport ritorna ad essere gli sport, ed è questo invito alla pluralità che la Montagna di Sport allega a quello di visitare Selvino. Pronti, partenza, via…
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